Durante la stagione estiva, sono numerosi coloro che cercano un po' di refrigerio in piscina, che rappresenta un luogo di ritrovo e divertimento anche per i bambini più piccoli. Non si deve dimenticare però che l'affollamento e l'elevata temperatura atmosferica possono favorire la trasmissione di alcune infezioni: le più comuni sono quelle che colpiscono la pelle, seguite dalle infezioni localizzate, come l'otite, e dalle infezioni generalizzate.

Infezioni cutanee

Fra le infezioni che colpiscono la pelle, le più frequenti sono le verruche e le micosi. Le prime sono causate dal Papillomavirus, la cui trasmissione è favorita dall'umidità dell'ambiente. Le verruche plantari, che interessano la pianta del piede, sono le più frequenti e si riconoscono per l'aspetto simile ad un callo, ma con uno o più puntini neri ravvicinati sulla superficie. Nella maggior parte dei casi, le verruche guariscono spontaneamente in un periodo di tempo che va dai due ai cinque anni. A volte, tuttavia, può rendersi necessario un trattamento (farmacologico, con l'applicazione di sostanze cheratolitiche, o chirurgico, generalmente tramite crioterapia) soprattutto se fanno male quando si cammina. L'asportazione, inoltre, riduce la possibilità di diffondere il contagio.
Fra le micosi superficiali, la più comune, fra chi frequenta le piscine, è il cosiddetto piede d'atleta, causata da una famiglia di funghi chiamati dermatofiti. La cute si presenta macerata, con aspetto arrossato e taglietti dolorosi in corrispondenza degli spazi fra le dita e con chiazze squamose tondeggianti e vescicole ai bordi. Le micosi superficiali sono facilmente risolvibili con una terapia a base di farmaci antifungini.
Più rare sono invece infezioni come il granuloma da piscina, che si presenta come un rigonfiamento arrossato della cute, che successivamente diventa simile ad una verruca, il mollusco contagioso, che si manifesta con un nodulo di qualche millimetro, rosato, non doloroso e con un piccola infossatura centrale, e la follicolite da Pseudomonas, che si manifesta con piccole pustole arrossate che circondano i follicoli piliferi, associate a dolore, prurito e a volte a sintomi generali (malessere, febbre, mal di testa).

Infezioni localizzate

L'umidità e la macerazione della cute possono, in presenza di temperature elevate, favorire la comparsa di otiti (orecchio del nuotatore), che colpiscono generalmente un solo orecchio e sono causate da batteri come lo Staphilococcus Aureus e lo Pseudomonas Aeruginosa. Questa infezione si manifesta in genere con dolore che si avverte di più tirando il padiglione auricolare e che aumenta masticando, e fuoriuscita di pus e muco dall'orecchio. Finché permane l'infiammazione vanno evitati i bagni e l'umidità. Inoltre occorre pulire con attenzione il condotto uditivo e, se necessario, ricorrere al trattamento farmacologico, dietro consiglio del medico. Come prevenzione, è importante utilizzare tappi auricolari quando si è va in acqua ed eliminare l'acqua dalle orecchie alla fine di ogni bagno.

Infezioni generalizzate

Sono dovute soprattutto all'ingestione di acqua inquinata. L'inquinamento dell'acqua della piscina può essere dovuto ad una cattiva disinfezione o ad una contaminazione da feci, che si riscontra più frequentemente nelle piscine per bambini, spesso affollate e dove l'acqua è bassa. Queste infezioni si manifestano generalmente con sintomi quali diarrea e mal di pancia, che con una terapia adeguata si risolvono senza complicazioni.

Qualche consiglio

  • Quando si è fuori dall'acqua, soprattutto se il pavimento è abrasivo, indossare sempre ciabatte o scarpe di gomma
  • Asciugare accuratamente il corpo, in particolare i piedi, dopo ogni bagno
  • Usare tappi auricolari, o, in caso contrario, eliminare bene l'acqua dalle orecchie

Bibliografia

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