Per una bocca sana e un bel sorriso occorrono conoscenza e perseveranza: conoscenza dei principi che regolano l'igiene orale e perseveranza nella loro applicazione. Pulirsi regolarmente e correttamente i denti ogni giorno è l'unico modo per mantenere la bocca in buona salute. I denti andrebbero lavati dopo ogni pasto: con lo spazzolamento dei denti, si asporta la placca batterica, responsabile dell'insorgere della carie. Se non si può procedere a una pulizia adeguata (ad es. quando si mangia fuori casa) può essere sufficiente rimuovere i grossi residui alimentari e masticare un chewing-gum senza zucchero. La pulizia dei denti prima di coricarsi alla sera è uno dei capisaldi dell'igiene orale: durante la notte, infatti, la riduzione della secrezione salivare e dei movimenti di guance e lingua favoriscono lo sviluppo dei batteri e l'accumulo della placca. Gli strumenti per l'igiene orale disponibili in commercio sono molteplici ma non tutti hanno la stessa importanza; inoltre, la loro efficacia è subordinata ad un uso corretto.

Lo spazzolino

È lo strumento più importante per la prevenzione della carie, perché rimuove in modo meccanico i residui di cibo e la placca batterica. Per essere efficace deve avere caratteristiche ben specifiche: innanzitutto, il manico diritto, una testina poco ingombrante per raggiungere facilmente ogni parte della bocca, e ciuffi ben distinti di setole artificiali abbastanza morbide e arrotondate in punta. Le setole devono essere integre, di pari lunghezza e perfettamente dritte. Non appena perde queste caratteristiche, e comunque non oltre i due-tre mesi, lo spazzolino va cambiato. Con l'uso, infatti, si consuma e si deforma. Con lo spazzolino si puliscono ogni giorno anche le protesi mobili (dentiere) prima di immergerle nelle soluzioni disinfettanti specifiche.
Ogni componente della famiglia deve avere uno spazzolino personale, da riporre, meglio se separatamente dagli altri, in un luogo ben aerato perché asciughi perfettamente: le setole umide favoriscono infatti lo sviluppo dei batteri.
La tecnica di spazzolamento è molto importante. Si inizia con lo spazzolino asciutto e senza dentifricio. I denti superiori si spazzolano uno o due per volta con movimenti dall'alto verso il basso, quelli inferiori dal basso verso l'alto, facendo entrare delicatamente le setole nel solco gengivale. Tutti i denti devono essere puliti accuratamente, comprese le superfici interne, fino a eliminare qualsiasi traccia percepibile di placca. Non spazzolare con troppo vigore per non procurasi abrasioni al colletto del dente, lesioni alle gengive e piccoli traumi alla mucosa della bocca che possono favorire la formazione di ulcerazioni (afte). Completata la spazzolatura a secco, anche della lingua, si usa il dentifricio, utile per la sua azione detergente, disinfettante e deodorante e per l'apporto di fluoro.

Spazzolino interdentale

Serve per rimuovere la placca da zone difficili da raggiungere, come le superfici tra due denti adiacenti distanti tra loro. Lo scovolino, cilindrico o conico con setole disposte a spirale, può essere montato su un supporto rigido e ha misure diverse per adattarsi ai diversi spazi in cui deve penetrare. Alcuni tipi sono indicati per la pulizia di apparecchi ortodontici fissi.

Spazzolino elettrico

Lo spazzolino elettrico rappresenta un valido aiuto per le persone con scarsa manualità (artritici) o disabili. Il moto alternato trasmesso dal motore permette una buona pulizia delle parabole gengivali, raggiungendo più facilmente gli spazi interdentali .

Filo interdentale

È indispensabile per pulire perfettamente gli spazi tra i denti, dove non passa nemmeno lo spazzolino interdentale. Il filo interdentale è disponibile in diversi tipi: non cerato, cerato (indicato per chi ha molte otturazioni o i denti accavallati perché scivola meglio), a nastro spugnoso (per rimuovere più placca, particolarmente indicato per i giovani) o a segmenti differenziati (per l'impiego negli spazi interdentali di difficile accesso o sotto protesi fisse).
Attorcigliando le due estremità alle dita delle due mani, il filo va inserito tra un dente e l'altro. Superato il punto di contatto tra i denti, con movimento controllato per non ferire la gengiva, si posiziona delicatamente il filo nel solco gengivale a formare una C che ''abbraccia'' il dente, facendolo poi scorrere verso la superficie masticante (dall'alto al basso per l'arcata superiore e dal basso all'alto per l'arcata inferiore). Vanno deterse entrambe le superfici dei denti a contatto e la manovra si esegue in tutti gli spazi interdentali, utilizzando sempre una porzione di filo pulita. Chi ha difficoltà a maneggiare il filo può usare le forcelle tendifilo.

Pastiglie rivelatrici

La placca batterica è poco visibile a occhio nudo. Per individuarla si può ricorrere a particolari pastiglie che contengono un colorante innocuo: sciolte in bocca, colorano di rosso la placca mettendo in evidenza le zone non completamente pulite. La superficie interna dei denti si può controllare con uno specchietto da dentista.