Dove metterlo

La più elementare norma di sicurezza è di collocarlo in un luogo inaccessibile ai bambini, meglio se chiuso a chiave. I farmaci non vanno tenuti ''a portata di mano'': un bambino potrebbe trovare accattivanti i confettini colorati che la mamma tiene nel cassetto del comodino (pillola anticoncezionale), o le pastiglie anticarie che stanno sul mobile di cucina. Basti pensare che nel nostro paese è proprio l'assunzione di un numero eccessivo di compressine di fluoro (Zymafluor) la prima causa di intossicazione acuta da farmaci nei bambini. Anche se in famiglia non ci sono bambini, è bene osservare ugualmente questa norma di sicurezza.
Tenendo conto dei fattori che possono influenzare la stabilità dei farmaci, la soluzione più idonea è un contenitore chiuso (una scatola o un armadietto) che li ripari dalla luce, un ambiente fresco e asciutto, al riparo cioè dall'umidità e dal calore eccessivo. Per questa ragione, contrariamente a quanto avviene nella maggior parte delle case, non è corretto conservare i farmaci in cucina o nel bagno.

Come organizzarlo

L'armadietto delle medicine deve servire solo per le medicine. Prodotti per l'igiene personale o di uso domestico vanno tenuti rigorosamente separati: ammoniaca, trielina, benzina, acetone sono sostanze facilmente evaporabili e i loro vapori possono alterare i farmaci.
Se lo spazio lo consente, tenere divise le medicine per gli adulti da quelle dei bambini, quelle per uso interno da quelle per uso esterno e dal materiale per medicazioni e accessori: un armadietto ordinato diminuisce la possibilità di commettere errori nel prelevare i farmaci.

Cosa conservare nell'armadietto

Il minimo indispensabile! Solo così è possibile conservare con cura le medicine: ogni prodotto inutile crea confusione e pericoli. Normalmente nella farmacia domestica devono esserci i prodotti che servono per curare piccoli disturbi, per i quali di solito non è necessario interpellare il medico o il farmacista (farmaci da banco), ma bastano l'esperienza personale e il buon senso. Ovviamente il contenuto dell'armadietto può variare nel tempo in funzione dei problemi che ricorrono con maggior frequenza in famiglia e in funzione della composizione del nucleo familiare (ad esempio l'arrivo di un bambino, la presenza di una persona anziana più bisognosa di cure o con particolari malattie). Così, se in casa vi sono malati cronici, occorre accertarsi che non manchino mai le terapie specifiche abituali.
 
Ecco cosa prevede una dotazione ''di base'':
 
Farmaci:
  • antifebbrili e antidolorifici. Un prodotto a base di paracetamolo (es. Tachipirina, Efferalgan) è indicato sia per adulti (in compresse) che per bambini (in sciroppo, gocce o supposte). In caso di febbre e dolori di vario tipo (mal di testa, mal di denti, mal d'orecchio), per gli adulti anche l'acido acetilsalicilico (la comune Aspirina o Aspro, Bufferin ecc.) è un farmaco molto efficace, se tollerato;
  • a seconda delle preferenze individuali, può essere utile anche un antinfiammatorio/antidolorifico a base di ibuprofene (es. Moment), o di naproxene (es. Momendol) o di diclofenac (es. Novapirina);
  • una pomata anestetica locale (es. Luan) da usare in caso di piccole ustioni o ferite per calmare il dolore. Per le ustioni, tuttavia, ricordare che il provvedimento più importante resta comunque raffreddare la parte ustionata immergendola per almeno 10 minuti in acqua fredda;
  • una pomata a base di idrocortisone (es. Lenirit) da utilizzare per punture di insetti, per lenire il prurito particolarmente intenso e fastidioso o per arrossamenti della pelle;
  • un antiacido (es. Maaolox sospensione) per occasionali acidità di stomaco.
Materiale di pronto soccorso:
  • un disinfettante per la pelle senza alcol, meglio se a base di cloro o di iodio. I fazzoletti medicati in confezione sigillata e singoli, sono una buona soluzione anche se sono un po' più costosi: non si contaminano nel tempo e una volta usati si gettano;
  • garze quadrate sterili (ma una volta aperta la bustina che le contiene la sterilità si perde); per la medicazione di ferite o escoriazioni sono da preferire al cotone idrofilo perché non lasciano pelucchi;
  • garze sterili, confezionate singolarmente
  • benda di altezza media (5-7 cm) per fasciature
  • cerotti di varie dimensioni
  • un rotolo di cerotto ipoallergenico (di tela o di carta)
  • una benda elastica (assicurarsi di avere i ganci per fermarla o tenere a disposizione delle spille di sicurezza)
  • strisce adesive per piccole suture.
Strumenti vari:
  • un termometro infrangibile; se in casa ci sono bambini o anziani, i termometri elettronici, anche se più costosi di quelli tradizionali a mercurio, sono preferibili perché non si rompono e si leggono più facilmente
  • alcune siringhe sterili di diversa misura (2-5 ml) in confezioni monouso
  • pinzette (vanno bene anche quelle per le ciglia) per togliere spine, schegge o per sollevare lembi di pelle
  • forbicine con le punte arrotondate
  • una borsa per il ghiaccio o una confezione monouso di ghiaccio istantaneo.

Cosa controllare

Il contenuto dell'armadietto deve essere controllato periodicamente (almeno una volta l'anno) per verificare se vi siano farmaci scaduti. Questi vanno eliminati come pure quelli che si suppone non vengano riutilizzati e vanno sostituiti con confezioni nuove solo quelli che servono. Anche se provoca raramente reazioni tossiche, un farmaco scaduto può aver perso parte della sua efficacia e non garantire l'effetto terapeutico atteso.
Prima di assumere un farmaco conservato nell'armadietto occorre comunque leggere sempre la data di scadenza stampigliata sulla confezione. Per saper con certezza la data di preparazione e la scadenza, le medicine devono essere conservate nelle loro confezioni originali. Può essere utile scrivere sulla scatola la data di apertura della confezione e la persona che ha utilizzato quel farmaco.
I colliri, una volta aperti, non si mantengono sterili a lungo. Vanno impiegati perciò solo il tempo strettamente necessario alla risoluzione dell'affezione oculare ed eliminati a guarigione avvenuta. Anche le siringhe monouso in plastica hanno una data di scadenza, stampata sull'involucro esterno, che deve essere controllata prima dell'uso.

Dove mettere i farmaci scaduti

Poiché sono sostanze chimiche, i farmaci richiedono precauzioni anche quando sono da eliminare.
Perciò: non vanno gettati nel water o dispersi nell'ambiente perché possono inquinare. Non vanno neppure buttati nella spazzatura né bruciati perché la combustione potrebbe sviluppare sostanze molto pericolose.
La cosa giusta da fare è raccoglierli e buttarli nei cassonetti per la raccolta differenziata dei rifiuti, laddove esistano, o nei contenitori messi a disposizione da molte farmacie. Le siringhe vanno invece buttate nella spazzatura dopo aver ricoperto l'ago con l'apposita protezione.