Per alleviare problemi oculari di modesta entità si possono acquistare in farmacia senza ricetta medica diversi prodotti per l'automedicazione. Utili per alleviare irritazioni, arrossamenti e bruciori i colliri da banco sono farmaci da usare per breve tempo, solo quando la causa del disturbo è nota (eccessive esposizioni a fonti luminose come lampade solari, fari abbaglianti, saldature, ad agenti atmosferici irritanti, come sole, vento, riverbero da neve, o ambientali: polvere, fumo, cloro delle piscine) e, soprattutto, solo dopo aver escluso con certezza l'eventualità che questi sintomi nascondano un problema più grave.

Cosa sono

I medicinali non soggetti a prescrizione medica sono essenzialmente vasocostrittori, farmaci cioè che restringendo i capillari della mucosa congiuntivale riducono la circolazione locale ed esercitano un'azione decongestionante sulla superficie arrossata dell'occhio. Nafazolina e tetrizolina sono tra i principi attivi più utilizzati, da soli e variamente associati.
Altri prodotti a base di estratti vegetali (camomilla, hamamelis), pur non avendo riconosciute proprietà terapeutiche, possono dare momentaneo sollievo.
La soluzione borica svolge un'azione blandamente antisettica. Il suo uso è però ammesso a condizione di poter escludere con certezza la presenza di lesioni oculari.

Come si usano

Ai dosaggi previsti (una o due gocce, due-tre volte al giorno) e per il tempo strettamente necessario (non più di quattro giorni), l'impiego di colliri disinfettanti e decongestionanti in genere non provoca effetti spiacevoli e non presenta rischi particolari. È importante però che l'uso sia limitato nel tempo perché a lungo andare, dopo una prima fase in cui si ottiene l'effetto desiderato, subentra una seconda fase in cui si verifica un peggioramento della congestione oculare. Continuando nell'impiego si espone l'occhio al rischio di uno stato di sofferenza cronica.

Quali rischi comportano

Particolare cautela va riservata nella somministrazione di questi farmaci in pazienti ipertesi (pericolo di rialzi pressori), ipertiroidei, cardiopatici, diabetici.
Non vanno impiegati in soggetti con glaucoma o malattie infettive dell’occhio.
La soluzione borica svolge un'azione blandamente antisettica. Il suo uso è però ammesso a condizione di poter escludere con certezza la presenza di lesioni oculari.
Come regola generale, l'instillazione di farmaci nell'occhio richiede sempre qualche precauzione e, salvo le situazioni indicate, è bene tralasciare le iniziative personali ed evitare, per esempio, di utilizzare prodotti prescritti in precedenti ''analoghe'' circostanze o consigliati da amici e vicini. Questo per tre ragioni molto importanti.
  • il disturbo accusato che si intende alleviare con un collirio va diagnosticato dal medico per evitare di sottovalutare un sintomo all'apparenza banale che può invece essere indicativo di malattie più serie (a carico dell'occhio o più in generale dell’organismo).
  • ogni farmaco può provocare effetti secondari spiacevoli. Quando si manifestano a carico dell'occhio possono essere seri per cui è bene riservare i farmaci ai casi in cui sono realmente necessari.
  • attraverso l'occhio, il farmaco può esercitare la sua azione anche su altre parti e organi del corpo.

Ultima raccomandazione: i colliri, anche se acquistabili senza ricetta, sono comunque farmaci e vanno impiegati solo quando è strettamente necessario. È scorretto invece l'uso quotidiano per dare lucentezza agli occhi.

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