In commercio già da alcuni anni, i farmaci generici fino ad oggi hanno rivestito un ruolo piuttosto marginale nel mercato del settore farmaceutico, ma, grazie alla finanziaria 2001, stanno recuperando terreno. In base all'ultima finanziaria, infatti, già a partire dal 1° luglio 2001 sono mutate le modalità di rimborso dei medicinali non più coperti da brevetto e inseriti nel prontuario del SSN: ora il Servizio Sanitario Nazionale rimborsa, per un determinato farmaco, una quota pari al prezzo minimo del corrispondente medicinale generico e, in caso di prescrizione di un farmaco più costoso, la differenza è a carico del cittadino.

Che cos'è un '' farmaco generico''?

Quando un'azienda farmaceutica immette sul mercato un farmaco nuovo, gode per diversi anni della ''copertura brevettuale'', che le assicura la possibilità di commercializzare quel principio attivo in esclusiva; questo per consentire a quella ditta di recuperare, con le vendite, gli oneri sostenuti per la ricerca. Scaduto il brevetto (e il certificato complementare di protezione), qualsiasi altra ditta può commercializzare quel principio attivo sotto forma di ''generico'' o dandogli un proprio nome di fantasia.
I ''generici'' sono perciò medicinali che contengono un principio attivo del quale è scaduto il brevetto; sono praticamente identici alle specialità medicinali (possono differire eventualmente negli eccipienti), ma hanno un costo inferiore. Il basso costo del generico non deve tuttavia far pensare a una scarsa qualità del prodotto: lo si può spiegare infatti considerando che la ditta che lo commercializza non deve ammortizzare le spese di ricerca, sostenute, invece, da chi lo ha brevettato. Inoltre, dal punto di vista burocratico, per la ditta la procedura di immissione in commercio risulta semplificata e, di conseguenza, meno lunga e costosa. In altri paesi europei i farmaci generici sono molto più diffusi rispetto al nostro, e il loro utilizzo è sempre stato incoraggiato per il notevole risparmio che consentono al Servizio Sanitario Nazionale.

Quali sono le principali caratteristiche di un ''farmaco generico''?

  • Non ha nome di fantasia (es. Aulin), ma ha il nome del principio attivo da solo o seguito dal nome della ditta che lo commercializza (es. Nimesulide Dorom)
  • Ha un prezzo più basso della specialità corrispondente
  • Ha dimostrato, in base a studi scientifici, di possedere nel nostro organismo lo stesso effetto della specialità corrispondente, vale a dire che è bioequivalente.

Il farmaco generico perciò consente, a parità di efficacia, di risparmiare rispetto alla corrispondente specialità: partendo dal principio attivo noto, sarà quindi possibile scegliere, tra numerosi medicinali, quelli con prezzo inferiore.

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