Il Tribulus Terrestris è un arbusto perenne che cresce spontaneo nelle regioni temperate e tropicali dell'Europa, Asia, Africa ed Australia.
I frutti sono dotati di spine e la loro forma, simile ad un tetraedro, ricorda il tribolo (o piede di corvo), arma usata anche dagli antichi romani, da cui deriva il nome della pianta.
Le parti usate sono i semi e i frutti e più in generale le parti aeree della pianta. Il Tribulus terrestris è impiegato da tempo immemorabile nella tradizione erboristica asiatica, in particolare ayurvedica.
La medicina popolare indiana, cinese e di altri paesi lo utilizza per l'impotenza, gli edemi, il gonfiore addominale e per la cura delle malattie cardiovascolari.

Effetti Farmacologici

Il Tribulus terrestris contiene numerose sostanze, ma le sue proprietà sembrano da attribuirsi alla sola protodioscina che costituisce circa il 45% dell'estratto ottenuto dalle parti aeree della pianta.
Negli studi condotti negli animali (ma non in quelli sull'uomo) la protodioscina sembrerebbe in grado di incrementare la produzione di alcuni ormoni sessuali e di stimolare il rilascio di una sostanza fisiologica (monossido di azoto) che ha azione dilatatrice sui vasi sanguigni.

Uso attuale

Il Tribulus terrestris viene pubblicizzato in rete come "un potente afrodisiaco in grado di influire favorevolmente sulla sfera sessuale, come una pianta dalle proprietà tonico-energizzanti, anabolizzanti, stimolanti dell'attività sessuale e spermatogeniche". E' inoltre presente in diversi integratori alimentari che vantano un'azione stimolante il tono muscolare per migliorare le prestazioni sportive e in prodotti proposti come tonici negli anziani e nel trattamento della debolezza generalizzata nella medicina ayurvedica.
Tuttavia gli studi disponibili sull'uomo non hanno dimostrato effetti né sul livello degli ormoni sessuali né sulla massa muscolare o la resistenza alla fatica.

Legislazione

La vendita del Tribulus terrestris non è soggetta a nessun tipo di restrizione né in Italia, né in altri paesi europei o extra-europei.

Effetti Avversi

Non sono noti dati di tossicità acuta della protodioscina.
Le parti aeree di Tribulus terrestris contengono anche alcune sostanze (b-carboline), che negli ovini hanno mostrato, in seguito alla continua ingestione della pianta, di accumularsi a livello del sistema nervoso centrale e determinare l'insorgenza di disordini locomotori progressivi ed irreversibili.
In letteratura è stato riportato il caso clinico di un ragazzo di 21 anni che, in seguito ad assunzione cronica di prodotti a base di Tribulus terrestris per migliorare le proprie performance atletiche, ha sviluppato un ingrossamento delle mammelle (ginecomastia), risoltasi solo dopo la sospensione del trattamento.

Interazioni Farmacologiche

Non sono note possibili interazioni farmacologiche.