L'aglio (allium sativum) è una pianta appartenente alla famiglia delle Liliacee molto diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo.
 
In fitoterapia viene utilizzato il bulbo, particolarmente ricco di principi attivi solforati. Fra questi, i principali sono:
  • allicina
  • alliina
  • diallilsolfuro
  • allilcisteina
  • ajoene
L'uso dell'aglio nella medicina popolare ha una lunga tradizione. Da secoli, infatti viene utilizzato attribuendogli le proprietà terapeutiche più svariate: mal di testa, infezioni, malattie cardiovascolari e tumori sono solo alcune delle malattie che si è cercato di risolvere con questo rimedio.
L'osservazione che le popolazioni che seguono una dieta mediterranea, caratterizzata da un largo uso di aglio, hanno una bassa incidenza di malattie cardiovascolari, ha portato ad approfondire un suo possibile ruolo in queste patologie. D'altro canto, anche la medicina popolare attribuisce all'aglio proprietà ipocolesterolemizzanti e antipertensive.
L'aglio, sottoforma di estratto secco o olio essenziale, è in grado di abbassare effettivamente il colesterolo e la pressione?
Gli studi condotti in questi campi hanno fornito risultati piuttosto deludenti. Da questi è infatti emerso che l'aglio sembra essere efficace nell'abbassare il colesterolo totale e la pressione sanguigna, ma gli effetti sono risultati modesti e di scarsa rilevanza dal punto di vista pratico. Non è ancora chiaro, inoltre, se le formulazioni disponibili sul mercato siano equiparabili, come concentrazione di principi attivi, al prodotto fresco; a ciò va aggiunto che esiste in natura una marcata variabilità nel contenuto di alliina dell'aglio, che può variare da una a dieci volte. Ciò deve far ritenere che, almeno per il momento, non vi sono prove sufficienti per ritenere utile l'impiego di preparazioni a base di aglio nelle malattie cardiovascolari. In questo ambito terapeutico sono disponibili sul mercato farmaci o integratori più efficaci. L'assunzione di aglio come alimento può avere effetti benefici sulla salute quando considerato componente della dieta.
Le formulazioni disponibili in commercio sono varie: in quella a base di estratto secco l'odore e il sapore tipici dell'aglio risultano praticamente assenti. La dose giornaliera raccomandata varia da 600 a 900 mg al giorno, da assumere subito prima o durante i pasti.
L'aglio è generalmente ben tollerato e gli effetti indesiderati riportati sono soprattutto a livello gastrointestinale (alitosi).
Sono riportati in letteratura interazioni con saquinavir; per questo motivo, sebbene non sia noto il meccanismo d'azione, i preparati a base di aglio dovrebbero essere evitati dalle persone in trattamento con farmaci inibitori delle proteasi e della trascrittasi inversa.
Nonostante non siano state riportate interazioni, le persone in trattamento con farmaci anticoagulanti non dovrebbero assumere preparazioni a base di aglio. In assenza di dati di sicurezza d'uso, l'assunzione di quantità superiori a quelle alimentari è controindicata durante la gravidanza e l'allattamento.