Molte donne, soprattutto nel corso degli anni di attività sessuale, vanno incontro a infezioni delle vie urinarie, spesso recidivanti. Queste infezioni sono frequenti anche negli anziani, nei bambini e nei soggetti con problemi neurologici come ad esempio la spina bifida. Per prevenire o trattare queste infezioni sempre più spesso i pazienti cercano aiuto nei prodotti di erboristeria. Tra questi prodotti uno dei più utilizzati è il mirtillo rosso (Vaccinium macrocarpon) presente in commercio sotto forma di succo o di integratori (compresse, polveri, es. Mirtillo Rosso capsule della Body Springht, Sciroppo di Mirtillo Rosso della Weleda).

Come agisce il mirtillo rosso?

I mirtilli sono costituiti per la maggior parte da acqua, ma contengono anche diversi composti organici (es. catechine, flavonoidi, antocianine). Il meccanismo con cui il mirtillo contribuirebbe alla prevenzione o al trattamento delle infezioni delle vie urinarie non è noto con esattezza. Sembra che agisca principalmente impedendo che i batteri patogeni (come l'Escherichia coli) aderiscano alla mucosa delle vie urinarie, evitando in questo modo lo sviluppo dell’infezione. Altri meccanismi ipotizzati ma meno plausibili, includono la capacità del mirtillo di acidificare le urine e l'effetto antisettico di alcuni suoi componenti. Gli studi effettuati, pur con alcuni limiti, sembrano indicare che i prodotti a base di mirtillo rosso, assunti a lungo (6-12 mesi), possano essere utili nel prevenire le recidive delle infezioni delle vie urinarie nelle donne a rischio e non è noto tuttavia quale sia la posologia giornaliera ottimale. Non ci sono invece prove a sostegno della sua efficacia preventiva negli altri gruppi di pazienti più soggetti alle infezioni delle vie urinarie, come bambini, anziani e persone con problemi neurologici. Infine non sono disponibili dati provenienti da studi condotti in modo corretto e pubblicati che abbiano valutato l'efficacia del mirtillo rosso nel trattamento delle infezioni delle vie urinarie o che lo abbiano confrontato con terapie tradizionali, ad esempio quelle antibiotiche.

E' sicuro?

La sicurezza del mirtillo rosso ai dosaggi presenti nei preparati erboristici non è nota, ma le segnalazioni di effetti indesiderati sono rare. Il mirtillo rosso contiene ossalato, un componente comune dei calcoli renali. L'osservazione che i livelli urinari di ossalato aumentano considerevolmente dopo assunzione di succo di mirtillo per alcuni giorni, ha indotto a sconsigliarne l'uso alle persone con calcoli renali, anche se non è stato segnalato alcun caso di calcolosi renale in seguito all'assunzione di mirtillo rosso. I diabetici dovrebbero evitare i succhi di frutta contenenti mirtillo rosso unicamente per l'elevato contenuto di zuccheri. Possono però optare per prodotti ipocalorici e senza zucchero aggiunto che sono dolcificati con dolcificanti artificiali. Non sono disponibili dati sulla sicurezza del mirtillo rosso in gravidanza o durante l'allattamento. Secondo recenti segnalazioni, il mirtillo rosso sembra in grado di aumentare il rischio emorragico in pazienti in trattamento con warfarin che dovrebbero perciò evitare l'assunzione di succo di mirtillo rosso o altri integratori a base di questo fitoterapico. Per ora non sono note interazioni tra mirtillo rosso e altri farmaci o tra mirtillo rosso e altri fitoterapici.

Le diverse preparazioni

I dietetici a base di mirtillo rosso sono venduti nei supermercati, nelle farmacie e nelle erboristerie, sia come alimenti (succhi di frutta) che come integratori alimentari (es. sciroppi, succhi concentrati, capsule di estratto, tavolette o formulazioni in polvere). Il succo puro di mirtillo rosso ha un gusto molto acido e astringente che lo rende sgradevole, per questo motivo vengono aggiunti dolcificanti (fruttosio o dolcificanti artificiali), acqua e vitamina C fino ad ottenere una bevanda al mirtillo rosso. Nelle bevande, la concentrazione del mirtillo rosso è variabile, ma nella maggior parte dei casi vi è contenuto circa il 25% circa di succo puro. La composizione chimica degli altri prodotti a base di mirtillo rosso non è standardizzata e non è possibile confrontare tra loro le forme liquide e solide, né stabilire quali siano le formulazioni più efficaci.

Campo4

Campo5