Quesito

Sono all'ottava settimana di gravidanza e quando ancora non ero a conoscenza del mio stato ho assunto alcuni farmaci sui quali vorrei chiederle informazioni. Ho infatti assunto LINCOMICIN e NIMESULIDE (farmaci AULIN e LINCOCIN) per curare un'otite e BACITRACINA e NEOMICINA (farmaco BIMIXIN) per prevenire eventuali disturbi intestinali essendomi recata in Messico.

Risposta

Sia la bacitracina che la neomicina, presenti nella formulazione della specialità medicinale ''Bimixin'', sono farmaci scarsamente assorbiti dal tratto gastrointestinale e di conseguenza difficilmente raggiungono livelli ematici tali da poter attraversare la placenta e causare effetti avversi per il feto.
Per quanto riguarda la lincomicina (''Lincocin''), questa viene assorbita dal tratto gastrointestinale nella misura del 20-30%. Purtroppo non esistono dati in letteratura riguardo la sicurezza d'uso in gravidanza. E' noto tuttavia che il farmaco è in grado di attraversare la barriera placentare. Per la clindamicina, un farmaco strutturalmente e farmacologicamente correlato alla lincomicina, alcuni studi su animali non hanno evidenziato alcun effetto teratogeno. Naturalmente, tuttavia, dal momento che non sempre i risultati ottenuti in studi su animali sono del tutto predittivi per quanto riguarda l'uomo, il farmaco dovrebbe essere utilizzato durante la gravidanza solo se strettamente necessario.
Anche per la nimesulide (''Aulin''), nonostante si tratti di un farmaco ampiamente utilizzato, non vi sono dati di sicurezza sull'utilizzo nelle prime settimane di gravidanza. I dati relativi ai FANS di impiego comune (es. ibuprofene, naproxene, ecc.) sono tuttavia tranquillizzanti, a maggior ragione se l'utilizzo è limitato nel tempo. Inoltre, considerando il largo e consolidato utilizzo della nimesulide come analgesico e antinfiammatorio, l'assenza di segnalazioni di effetti di tipo teratogeno può essere interpretata come dato tranquillizzante.