Gli acari sono animaletti microscopici, causa frequente di allergia. Costituiscono la parte preponderante della polvere di casa e vivono soprattutto nei letti dove si nutrono delle piccole squame di pelle morta che si staccano dal corpo. La temperatura e l'umidità prodotta dal sudore rappresentano condizioni che ne favoriscono la crescita. Le particelle allergizzanti sono i loro escrementi che, liberatisi nell'aria, vengono facilmente inalati. Gli acari sono perciò responsabili soprattutto dell'insorgenza di allergie respiratorie (riniti allergiche croniche e asma bronchiale) ma possono causare anche dermatiti. Diminuire la concentrazione degli acari nell'ambiente è il primo provvedimento per migliorare i disturbi legati a questa patologia.

Come combattere gli acari

Eliminare quanta più polvere possibile è in ogni caso il provvedimento più importante. Alcuni interventi risultano semplici da mettere in pratica, altri sono più difficoltosi e impegnativi:
  • arieggiare la casa (soprattutto le camere da letto) più volte durante la giornata: in questo modo si abbassa la temperatura e si elimina l'umidità che si accumula particolarmente durante la notte.
  • tutti i giorni esporre al sole e all'aria cuscini, lenzuola, coperte, trapunte e, almeno ogni 15 giorni, anche il materasso: è importante quindi, al di là del materiale di cui è composto, che il materasso sia il più possibile maneggevole. Se non si riesce ad esporre il materasso al sole, occorre passarvi l'aspirapolvere tutte le settimane anche se questo provvedimento non è ugualmente efficace.
  • lavare la biancheria a temperatura superiore ai 60°: ciò permette di uccidere tutti gli acari. Coperte, piumini e biancheria per il letto devono essere lavabili in acqua perché il lavaggio a secco non riesce ad eliminare bene le particelle allergizzanti.
  • pulire regolarmente la casa con l'aspirapolvere che riesce ad aspirare molta polvere, acari morti ed escrementi, a patto che i filtri (i migliori sono i filtri HEPA) vengano sostituiti frequentemente.
  • le pulizie vanno fatte con le finestre aperte e quando la persona allergica è assente. Usare un panno antistatico o un panno umido per eliminare la polvere dai mobili.
  • l'impiego dei pulitori a vapore (es. "vaporella") è controproducente: emettendo calore e umidità anziché eliminare gli acari, ne stimolano la proliferazione.
 
In presenza di sintomi allergici gravi potrebbero rendersi necessari alcuni drastici cambiamenti nell' ambiente domestico come:
  • togliere la moquette, eliminare i tappeti dove la polvere si annida abbondante; sostituire le tende di stoffa con tendine di plastica; preferire lampadari e abat-jour di vetro, ecc...;
  • sostituire divani in stoffa o tessuto con divani in pelle naturale o sintetica;
  • eliminare i soprammobili superflui e sistemare i libri fuori dalle camere da letto quando è possibile;
  • eliminare peluche e pupazzi di lana o lavarli spesso e se non è possibile lavarli, metterli in freezer per 24 ore avvolti in un cellophane per far morire tutti gli acari;
  • nella camera da letto di un soggetto allergico va evitato l'impiego protratto dell'umidificatore che aumenta il livello di umidità ambientale e quindi il numero di acari. Il deumidificatore invece non serve: abbassa il grado di umidità ma non riduce la concentrazione degli acari né delle particelle allergizzanti; può essere utile solo nei casi in cui l'alta umidità favorisce la formazione di muffe.

Gli spray antiacaro

Negli ultimi tempi sono stati molto pubblicizzati gli spray anti-acaro. Non si tratta di prodotti miracolosi che possano sostituire i provvedimenti sopra citati, in particolare l'areazione e la pulizia. Questi spray, infatti, contengono sostanze che uccidono gli acari, ma hanno una efficacia di breve durata. Inoltre, gli acari morti e le particelle allergizzanti prodotte non vengono rimossi e continuano ad alimentare l'allergia. Possono essere utili in quei casi in cui non è possibile mettere in pratica tutti i provvedimenti indicati come ad esempio in abitazioni in affitto dove non è concesso togliere la moquette.

Le fodere antiallergiche

Un'altra strategia per combattere gli acari è quella di rivestire il materasso e i cuscini con un sistema di fodere (coprimaterasso, copricuscino, copripiumino), aventi lo scopo di evitare la dispersione nell'ambiente delle particelle allergizzanti prodotte dagli acari, impedire l'insediamento di altri acari e assicurare nel contempo una adeguata dispersione del calore corporeo. I risultati che si raggiungono con queste fodere, sono però meno brillanti di quanto prospettato dai produttori. Quello che si riesce ad ottenere non è mai un isolamento completo, ma tutt'al più una minore esposizione agli allergeni. Questo, soprattutto nelle condizioni più gravi, può ugualmente rappresentare un vantaggio, a patto però di non trascurare tutti gli altri provvedimenti già ricordati. Anche questi presidi vanno lavati regolarmente a 60°: questa è una condizione imprescindibile da verificare sempre al momento dell'acquisto. Sono da evitare i teli (tipo traverse) in quanto non rivestono interamente il materasso e lasciano passare gli acari. Le fodere dotate di cerniere sono più pratiche perché facilitano le operazioni di rimozione, ma rappresentano un possibile varco per gli acari e andrebbero quindi sigillate con strisce di materiale adesivo e impermeabile. In alternativa sono disponibili fodere a forma di sacco da infilare.
Le fodere anti-acaro non vanno utilizzate solo nel letto del soggetto allergico, ma occorre adottare la stessa protezione negli eventuali altri letti presenti nella stessa camera. Inoltre prima di rimuovere la fodera per lavarla, è consigliabile passarvi l'aspirapolvere per non trasferire al materasso, mentre la si sfila, tutti gli acari che vi si sono accumulati sopra.

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