Disponibili da diversi anni, sono costituiti normalmente da ''cocktails'' di sostanze naturali; contengono in genere una certa quantità di fibre in associazione ad altre sostanze ad azione coadiuvante (ad esempio per contrastare la ritenzione idrica, per stimolare la termogenesi, ecc.).

Integratori a base di fibra alimentare

Glucomannano (es. Dicoplus, Dimalosio, Fitomagra..), gomma guar (es. Benefibra, Kalo, Chitosano 800...), cellulosa ( 4.3.2.1. Slim Ultimate, Adipesina Notte e Admagra Cell...) e inulina (Bolina, Kilocal, XL'S Calori Reducer...) sono sostanze vegetali che non vengono digerite dall'intestino. A contatto con l'acqua si gonfiano e formano nello stomaco una gelatina che conferisce un senso di pienezza riducendo lo stimolo della fame. Per ottenere l'effetto desiderato devono essere assunte con abbondanti quantità di acqua (almeno 1 bicchiere pieno). Gli effetti indesiderati riscontrati durante l'uso sono di modesta entità (mal di pancia, formazione di gas nell?intestino e, raramente, diarrea).
Le persone in cura per disturbi di cuore, diabete, epilessia e le donne in trattamento con contraccettivi orali devono assumere i prodotti a base di fibre a distanza di 1-2 ore dai farmaci abituali, per scongiurare l'evenienza di una possibile riduzione del loro effetto.
Altre fibre come la crusca (es. Albios Giuliani, Crusca Sohn, Crusken...) e lo psyllio (es. Psylloplus, Psyllogel, Bio Fibrolax Biattivo...), per la loro capacità di aumentare la massa fecale e accelerare il transito intestinale, vengono di preferenza utilizzate in caso di stitichezza.

Integratori a base di chitosano

Il chitosano (es. Kalo, Chitosano 800, Normaline...) si ricava dal guscio dei crostacei, per trasformazione chimica. Grazie alla sua struttura molto simile a quella della cellulosa, raggiunto l'intestino ''cattura'' i grassi presenti nei cibi, riducendo di circa il 30% la loro assimilazione. Proprio per questo suo meccanismo d'azione, il chitosano potrebbe essere definito un vero e proprio ''mangiagrassi'' naturale. Occorre evidenziare tuttavia che quest'attività nei confronti dei grassi alimentari è stata evidenziata soprattutto in studi condotti su animali. Nell'uomo il chitosano è risultato efficace (in termini di calo ponderale) solo se assunto nell'ambito di un regime ipocalorico, ma la qualità degli studi non consente di esprimere giudizi. Il chitosano è ben tollerato, ma non deve essere assunto da persone con manifesta allergia ai crostacei e al pesce in generale ed è sconsigliato, per mancanza di dati, nei bambini e nelle donne in gravidanza. Il chitosano può ridurre l'assorbimento dei farmaci che si stanno assumendo e di alcune sostanze nutritive che normalmente vengono veicolate dai grassi presenti negli alimenti (vitamine e minerali). Essendo una sostanza fibrosa, è molto importante assumerlo mezz'ora o un'ora prima dei pasti con abbondanti quantitativi d'acqua, per favorire il rigonfiamento della fibra stessa e conferire nel contempo un senso di sazietà.

Integratori a base di citrus aurantium

Questi integratori (es. Admagra Termogenic, Kalo Grassi, Adipesina Forte con Fucoxantina Uomo, Kilocal Active Slim...) contengono estratto secco di citrus aurantium (Advantra-Z), ottenuto dal frutto acerbo e disseccato della pianta di arancio amaro. Il citrus aurantium sembra influire sui processi che regolano la termogenesi del nostro organismo, con azione selettiva nei confronti della massa grassa. Quest'attività termogenetica selettiva sembra che sia imputabile alla presenza di sinefrina, una sostanza in grado di agire su particolari distretti dell'organismo, fra cui il tessuto adiposo e il fegato. Poiché da studi effettuati su animali è emersa una possibile tossicità cardiovascolare, è sconsigliata l'assunzione di prodotti contenenti Citrus Aurantium a chi soffre di malattie cardiovascolari e ipertensione arteriosa, alle donne in gravidanza, durante l'allattamento e nei bambini al di sotto dei 12 anni.
Saranno comunque necessari studi più approfonditi per stabilire la reale efficacia di questa sostanza nella riduzione del peso corporeo e per confermare l'eventuale presenza di effetti indesiderati.

Integratori a base di cromo

Da qualche anno il picolinato di cromo e il lievito al cromo (es. Dimaday, Iodase Deeo Impact Integratore, Oenobiol Remodelant ...), si sono ritagliati uno spazio importante soprattutto in due categorie di persone: da un lato i ''patiti'' della linea, dall'altro i cultori del ''body building'' o del fitness più in generale (i primi per perdere chili superflui senza sacrifici o rinunce, i secondi per aumentare la massa muscolare e migliorare l'efficienza fisica).
Il cromo è uno dei 13 oligoelementi riconosciuti come necessari per l'organismo umano. Il cromo infatti è essenziale per il metabolismo glucidico (cioè degli zuccheri); gli viene attribuita la capacità di migliorare la tolleranza al glucosio, abbassare i livelli di colesterolo e di trigliceridi, aumentare la glicemia in pazienti ipoglicemici e infine regolare il metabolismo glucidico e lipidico potenziando l'azione dell'insulina.
Nell'uomo è raro che si sviluppi spontaneamente un deficit di cromo, per quanto sbilanciata possa essere la dieta. Fonti alimentari di cromo sono alimenti molto comuni, come il lievito di birra, la carne, il fegato, i formaggi, i cereali integrali, i funghi, le prugne, gli asparagi, le nocciole, il vino e la birra.
Il presupposto teorico alla base dell'effetto dimagrante del cromo è quello secondo cui questo elemento, agendo su particolari strutture del sistema nervoso centrale, produrrebbe una serie di effetti (ad es. la soppressione dell'appetito e la stimolazione della termogenesi) che si tradurrebbero in una riduzione del grasso corporeo.
I dati clinici relativi all'efficacia del picolinato di cromo come dimagrante, che deporrebbero a favore di una ''leggera tendenza verso un aumento della massa magra e una diminuzione di quella grassa'', sono però scarsi e approssimativi. Non esistono dati relativi all'efficacia del lievito al cromo.
Grazie al ruolo esercitato nella formazione del glicogeno, una sostanza che funge da riserva energetica, e nel trasporto di aminoacidi all'interno del tessuto muscolare, il cromo aumenterebbe poi la massa muscolare e le prestazioni sportive. In nessuno studio tuttavia si è registrato un aumento delle capacità atletiche che non fosse direttamente imputabile all'allenamento.
Rimanendo entro le dosi giornaliere raccomandate (in genere 200 mcg), il cromo sembra relativamente sicuro. Ad esclusione di modesti disturbi gastrointestinali, non esistono dati sulla tossicità del cromo introdotto come supplemento dietetico, ma non vi sono informazioni per l'assunzione a lungo termine.

Campo5