Cos'è?

Il selenio appartiene a quel gruppo di sostanze definite oligoelementi che, seppur presenti in quantità piccolissime nell'organismo, sono indispensabili per mantenerlo in buona salute. L'importanza del selenio è dovuta soprattutto al fatto che entra nella composizione di un enzima antiossidante (glutatione perossidasi) che protegge le cellule dagli stress ossidativi, contribuisce a mantenere l'integrità delle membrane cellulari ed è implicato in numerose altre funzioni vitali (ad es. la sintesi degli ormoni tiroidei, lo sviluppo degli spermatozoi, la funzione immunitaria, ecc.).
La sua mancanza, o la sua carenza, hanno conseguenze rilevati sulla salute (es. problemi muscolari, riproduttivi, maggiore suscettibilità alle infezioni virali, alterazione di alcuni parametri del sangue, disturbi dell'umore, ecc.) ma fortunatamente si tratta di evenienze molto rare e confinate ad alcune limitate zone del mondo (es. Cina) dove, tuttavia, i sintomi carenziali hanno in genere cause molteplici e sono difficilmente attribuibili alla carenza del solo selenio.
La quantità di selenio normalmente presente nell'organismo dipende dall'assunzione dietetica che varia a seconda delle diverse aree geografiche.

Dove si trova in natura?

Il selenio è presente sia in alimenti di origine animale che vegetale: il frumento e i suoi derivati costituiscono, nella nostra alimentazione, la fonte principale di questo minerale, che è contenuto tuttavia anche in altri cereali, nella soia, nei pesci e nella carne. Il contenuto di selenio in alcuni tipi di frutta e verdura è molto variabile e dipende dalla concentrazione nel terreno in cui è stata coltivata.

Livelli di assunzione raccomandati

I livelli di assunzione giornalieri raccomandati (LARN) sono diversi a seconda dell'età e della corporatura. Per la popolazione italiana possono essere così schematizzati (1µg = 0,1 mg) :
  • lattanti: 8 nanog
  • bambini (fino 11 anni): da 10 a 25 µg
  • adulti: da 35 a 55 µg
  • in gravidanza: 55 µg
  • durante l'allattamento: 70 µg
Una assunzione eccessiva e protratta può portare ad effetti da sovradosaggio: possono comparire nausea, vomito, diarrea, caduta dei capelli, fragilità delle unghie, prurito, stanchezza insolita e debolezza, odore di aglio dell'alito, delle urine e del sudore. Per questo si raccomanda di non superare i 450 µgal giorno.

Il ruolo del selenio come antiossidante

Il selenio viene definito ''antiossidante'' per la sua capacità di contrastare la formazione di radicali liberi nell'organismo. Questa proprietà è condivisa da altre sostanze come il beta-carotene, la vitamina E, la vitamina C presenti naturalmente negli alimenti ed assunte con la dieta.
I radicali liberi sono uno dei molteplici fattori che possono contribuire all'insorgenza di una condizione patologica: sono chiamati in causa infatti nell'insorgenza di certe malattie come l'arteriosclerosi, i disturbi cardiocircolatori, il cancro, l'artrite reumatoide, la cataratta, la colite ulcerosa, ma non ne sono mai la sola causa. Sarebbe troppo facile se si riuscisse a contrastare l'insorgenza di queste malattie aumentando, a scopo preventivo, l'assunzione di sostanze antiossidanti come il selenio. Purtroppo non è così. Non bisogna dimenticare inoltre che il nostro organismo già di per sé è in grado di difendersi dall'attacco dei radicali liberi attraverso molti meccanismi: uno, ad esempio, è l'elevato contenuto di acqua all'interno delle cellule che ne contrasta la formazione, ma ne esistono molti altri.

Integrare si o no?

Anche se alcuni studi hanno messo in evidenza l'importanza del selenio nella prevenzione di certe malattie, al momento vi sono ancora troppi quesiti insoluti per affermare che sia necessario integrare la quantità di selenio che normalmente si introduce con gli alimenti.
In attesa che ulteriori studi possano fornire risposte certe, è bene sottolineare, ancora una volta, l'importanza di una alimentazione corretta e di sane abitudini di vita; seguire una dieta varia e bilanciata che comprenda tutti i gruppi di alimenti consente di introdurre non solo il selenio ma anche altri antiossidanti e altre sostanze importanti come ad esempio gli acidi grassi omega 3. Inoltre bisogna evitare, per quanto possibile, di esporsi a quelle condizioni che possono determinare un aumento della produzione di radicali liberi (es. fumo, abuso di alcool, alimentazione ricca di grassi, inquinamento).
Se si decide comunque di optare per l'assunzione di un integratore dietetico a base di selenio, è importante non superare le dosi massime raccomandate (riportate solitamente sulla confezione) e assumere la compressa durante i pasti principali o al massimo entro un'ora, senza masticarla o frantumarla.