Che cos'è?

Il beta-carotene è un pigmento arancione contenuto in molte varietà di frutta e verdura a cui conferisce un colore che varia dal giallo al rosso. Ne sono particolarmente ricchi frutti come le albicocche, i cachi, i meloni, le pesche, le arance e verdure come le carote, i pomodori, la zucca gialla, i peperoni rossi ma anche verdure a foglia verde come gli spinaci, i broccoli, le rape e la cicoria.
Il beta-carotene, giunto nell'intestino, viene convertito in parte in vitamina A, una sostanza fondamentale per la salute della pelle e degli occhi, e il resto viene assorbito e immagazzinato come tale.

E' vero che la sua azione antiossidante protegge dai tumori, dalle malattie cardiovascolari e dall'invecchiamento?

Numerosi studi hanno confermato che una alimentazione ricca di frutta e verdura è in grado di offrire un certo grado di protezione nei confronti delle malattie cardiovascolari e di alcuni tipi di tumore. Gli effetti benefici di questo tipo di dieta sono stati attribuiti ad una elevata assunzione di vitamine e sostanze ad azione antiossidante naturalmente presenti in questi alimenti (beta-carotene, vitamina C, vitamina E, selenio). Le sostanze antiossidanti avrebbero infatti la capacità di neutralizzare almeno in parte i "radicali liberi", prodotti di scarto che si formano costantemente nel corso delle reazioni cellulari e capaci, attraverso reazioni chimiche definite ossidazioni, di danneggiare cellule e tessuti dell'organismo.
Purtroppo, gli studi condotti non sono stati in grado di dimostrare che una simile protezione possa essere ottenuta assumendo supplementi di beta-carotene. Per spiegare l'apparente contraddizione sono stati supposte diverse cause fra cui ad esempio il fatto che negli alimenti siano contenute più sostanze che si potenziano vicendevolmente oppure il fatto che chi assume più frutta e verdura normalmente ha anche abitudini di vita nel complesso più salutari.
Se da un lato non è emerso alcun beneficio, sembra addirittura che una supplementazione di beta-carotene possa essere dannosa nei fumatori, soggetti ad aumentato rischio di tumore al polmone. I meccanismi non sono del tutto chiari, ma in attesa di dati più rassicuranti il beta-carotene andrebbe sconsigliato alle persone che fumano. Nessuno studio infine ha dimostrato che combattere i radicali liberi rallenti il processo di invecchiamento. Ancora una volta una sana alimentazione è molto più importante.

Quali i possibili impieghi?

Il beta-carotene assunto per bocca si deposita in parte nel tessuto adiposo e nella cute conferendo un caratteristico colore arancione dorato alla pelle. Di conseguenza, la sostanza è stata pubblicizzata anche come stimolante dell'abbronzatura. In realtà l'abbronzatura dipende dalla produzione di melanina. È importante perciò sottolineare che gli integratori a base di beta-carotene non forniscono alcuna protezione nei confronti delle radiazioni ultraviolette: il fatto che la pelle sembri abbronzata non deve esimere dall'utilizzo di appropriati filtri solari. Una integrazione a base di beta-carotene può essere consigliata eventualmente a chi ha la pelle molto chiara, in associazione a filtri ad ampio spettro, per diminuire le reazioni di fotosensibilità nei confronti della luce solare.

Ha effetti indesiderati?

L'unico effetto indesiderato di una supplementazione di beta-carotene può essere la comparsa di una colorazione giallastra, soprattutto del palmo della mano e della pianta del piede (carotenodermia): questo inestetismo che si manifesta nell'arco di 2-6 settimane è solitamente dovuto all'assunzione di una quantità eccessiva beta-carotene; si attenua e scompare riducendo o sospendendo l'assunzione. Effetti indesiderati di altro tipo sono estremamente rari.