Pochi giorni fa, l'FDA, l'ente regolatorio statunitense, ha approvato l'uso cosmetico, mediante iniezioni sottocutanee, della tossina botulinica, il cui nome commerciale è Botox.
 
 
 
 
Nonostante l'impiego a fini estetici non fosse tra le indicazioni autorizzate, era già usato da tempo da attori e personaggi dello spettacolo. Il Botox era già stato approvato nel 1989 dalla stessa Food and Drug Administration per curare gli spasmi dei muscoli oculari (strabismo e blefarospasmo) e di nuovo nel 2000 per la distonia cervicale, un disturbo neurologico che causa forti contrazioni del collo e delle spalle. La tossina botulinica è una proteina prodotta dal batterio Clostridium botulinum, proprio quella responsabile degli avvelenamenti alimentari (botulismo). L'impiego della tossina per le applicazioni estetiche è nata dall'osservazione che i pazienti in cui veniva impiegato il farmaco a scopo terapeutico mostravano un'attenuazione delle linee e delle pieghe cutanee, nelle aree trattate del volto e del collo.
Il farmaco, iniettato a piccole dosi per via intramuscolare nei muscoli del viso (rughe frontali verticali sopraciliari, rughe a lato degli occhi a ''zampe di gallina'') è in grado di provocare una paralisi o un indebolimento del muscolo trattato che, di conseguenza, non riesce più a contrarsi. Si ottiene così un appiattimento della cute e una riduzione delle rughe, grinze e pieghe.
Gli effetti della tossina botulinica si manifestano normalmente entro tre giorni dall'iniezione, con un effetto massimo nei successivi 7-14 giorni, e scompaiono gradualmente nell'arco di tre, sei mesi. Nonostante l'iniezione di tossina botulinica sia generalmente ben tollerata, gli effetti indesiderati non mancano: perdita di espressività del viso, dolore, gonfiore e arrossamento in sede di iniezione, edema, eritema, debolezza muscolare dei muscoli adiacenti. L'iniezione nei muscoli dell'occhio può provocare problemi di visione e di caduta delle palpebre (ptosi), mentre con iniezioni nel muscolo del collo possono verificarsi sbavamento, caduta delle labbra, difficoltà a deglutire e debolezza del collo.
La tossina botulinica è controindicata in gravidanza e allattamento, e non dovrebbe essere somministrata insieme ad altri farmaci che interferiscono con la trasmissione neuromuscolare.
In Italia il Botox è tra i farmaci appartenenti alla fascia H, per cui può essere utilizzato solo nell'ambito di ospedali e case di cura. La vendita al pubblico è vietata.
 
Bibliografia
  • Uso cosmetico della tossina botulinica. The Medical Letter. 1999; 18: 77-78 FDA approves Botox to treat frown lines.
  • FDA Talk Paper. April 15, 2002