Con il passare degli anni, la nostra pelle va incontro a modificazioni a livello cellulare e strutturale che si traducono in un progressivo e lento mutamento dell'aspetto esteriore. La cute, più di altri organi, risente dell'effetto del tempo: l'esposizione solare, l'inquinamento, gli sbalzi di temperatura, lo stress, le variazioni ormonali, ecc. sono tutti fattori che ne influenzano il cambiamento.
Il progressivo mutamento dell'aspetto ha origine in profondità, a livello del derma, dove si assiste ad una graduale degenerazione della matrice di sostegno del tessuto connettivo, mentre in superficie si manifestano dapprima problemi estetici come secchezza, disidratazione, comparsa di rughe per arrivare infine a rilassamento cutaneo con alterazione dell'architettura del viso.

Come si formano le rughe?

A partire dall'età di 30 anni, la pelle perde man mano la sua capacità di trattenere acqua e la sua elasticità: le rughe ne sono l'evidenziazione.
L'invecchiamento biologico è il principale responsabile dei processi degenerativi tissutali; la formazione delle prime rughe prende origine dai continui e involontari movimenti che quotidianamente il nostro viso compie, attraverso la contrazione e la distensione dei muscoli sottostanti (rughe d'espressione). Poichè il derma perde con il tempo la sua capacità elastica di decontrazione, si forma la ruga. Questo primo stadio di invecchiamento cutaneo, che viene anche definito mioinvecchiamento, si localizza generalmente sulla fronte, ai lati della bocca (rughe naso-geniene) e fra le sopraciglia. A volte inizia anche prima dei trent'anni.
Successivamente, con il passare del tempo, anche il rinnovamento cellulare rallenta e si manifesta in superficie con pelle opaca e spenta, rilievo cutaneo non uniforme e comparsa di piccole rughe. Nel contempo il film idro-lipidico, la principale barriera protettiva della pelle, si assottiglia e ciò determina secchezza e disidratazione; diminuisce la produzione di elastina e collagene che comporta una perdita di elasticità e compattezza cutanea. Fattori ambientali esterni (raggi UV, inquinamento, smog, stress, alimentazione) liberano radicali liberi che attivano gli enzimi che contribuiscono alla distruzione dei componenti principali del derma (elastina, collagene, acido ialuronico) peggiorando ulteriormente la situazione. A partire dai 50 anni, periodo che generalmente corrisponde, nella donna, alla menopausa, subentrano inoltre fattori ormonali che influiscono negativamente sul rinnovamento cutaneo (turn-over), sull'idratazione, accelerano la perdita di collagene e di fibre elastiche e inducono un'anomala distribuzione della melanina. I tessuti in superficie si presentano avvizziti, rilassati, come svuotati, fino a cambiare l'aspetto del viso (modificazione dell''ovale del viso''). In generale, indipendentemente dall'età, al danno irreversibile delle fibre elastiche contribuisce anche l'azione distruttiva svolta dai raggi UV-A, che penetrano nel derma danneggiando i legami chimici che caratterizzano le fibre elastiche. Alcuni studi hanno infatti evidenziato nei soggetti di colore (più protetti nei confronti dei raggi UV) e nei religiosi (la cui pelle è raramente esposta al sole) si conserva più a lungo l'elasticità della pelle.

Come intervenire?

Poichè l'invecchiamento è un processo geneticamente determinato, non può essere arrestato e qualsiasi intervento si metta in atto avrà solamente effetti limitati. I fenomeni che causano l'invecchiamento della pelle sono irreversibili esattamente come le conseguenze che essi determinano sui tessuti; tutto ciò fa parte del normale processo evolutivo della vita. Molto si può fare, però, per cercare di rallentare questo processo: i segni del tempo si possono combattere innanzitutto conducendo una vita sana ed equilibrata, sia per quanto riguarda l'alimentazione che le abitudini (es. non fumare, fare sport, esporsi al sole con moderazione).
I cosmetici antietà rientrano nelle strategie di prevenzione delle rughe, svolgendo un ruolo di protezione della pelle dai fattori aggressivi esterni, apportando sostanze nutrienti e idratanti o eliminando lo strato più superficiale di cellule morte, che rendono la pelle ispessita e giallognola.
Prima di applicare qualsiasi cosmetico occorre sempre procedere ad una detersione accurata e regolare della pelle del viso, al mattino e alla sera, in quanto la scarsa igiene è uno dei fattori che favoriscono l'invecchiamento cutaneo. Le cellule epidermiche, infatti, si aggregano con lo sporco e il sebo, interferendo con gli scambi cellulari che avvengono negli strati sottostanti. L'utilizzo di detergenti e tonificanti appropriati al tipo di pelle è fondamentale per non alterare il film idro-lipidico.
Inoltre è importante è applicare mattino e sera un prodotto specifico ad azione idratante e nutriente: al mattino è meglio preferire una emulsione idratante leggera, associata eventualmente ad un siero ad azione lifting e antirughe se la pelle già risente degli effetti del tempo. Per la notte è meglio optare invece per un trattamento dall'azione nutriente e restituiva.

I trattamenti antirughe

Il mercato offre numerosi prodotti ad azione antirughe, che variano a seconda dei principi funzionali che contengono e alla fascia di età a cui sono destinati. I cosmetici idratanti, ideali a partire dei 20 anni, servono principalmente per restituire acqua alla pelle e sono indicati, oltre che come prevenzione generale, soprattutto per chi vive in ambienti molto riscaldati o con aria condizionata, per chi beve poca acqua o chi segue un'alimentazione carente di frutta e verdura.
Intorno ai 30 anni, invece, quando iniziano a comparire le prime rughe di espressione e le prime avvisaglie del fotoinvecchiamento, sono preferibili le creme contenenti vitamine e sostanze ad azione antiossidante (vitamina E, retinolo, vitamina C, coenzima Q10, ecc.), soprattutto per coloro che vivono in ambienti inquinati, per chi fuma, o per chi si espone frequentemente al sole (o a lampade UVA), situazioni in cui si viene a determinare una maggiore produzione di radicali liberi. Alcuni contengono alfa-idrossiacidi che vengono impiegati prevalentemente per l'azione levigante (esfoliante sullo strato corneo) e idratante, e sono particolarmente utili per le pelli ispessite e che presentano un rilievo cutaneo irregolare. Se usati con costanza e per tempi variabili, tutti questi trattamenti esercitano un'azione preventiva e possono portare ad un miglioramento dell'aspetto e del colorito.
Altri prodotti recentemente immessi sul mercato, che stanno riscuotendo un notevole successo commerciale sono i cosiddetti cosmetici botox-like, molecole innovative proposte per attenuare le rughe da contrazione e di espressione. che risulterebbero in grado di mimare, una volta applicate sulla pelle, l'azione della tossina botulinica. Non vi sono studi di confronto diretto con la tossina botulinica per cui non è possibile affermare se l'efficacia sia, come sostenuto dai produttori, veramente simile.
A partire dai 40 anni, la perdita di collagene, di elastina e di acido ialuronico rende la pelle meno turgida e soda. I cosmetici definiti rassodanti hanno come bersaglio l'impalcatura di sostegno del derma, responsabile della perdita di tonicità della pelle: stimolerebbero la produzione di collagene ed elastina e apportano di acido ialuronico.
Per la pelle della donna in pre-menopausa e in menopausa vengono proposti altri prodotti definiti ''ridensificanti'' a base di isoflavoni della soia o suoi derivati che vantano proprietà rassodanti. Vale la pena infine di ricordare che l'impiego di cosmetici è sicuramente rilevante, tuttavia l'osservanza di uno stile di vita corretto (es. non fumare, fare sport, esporsi al sole con moderazione, seguire un'alimentazione corretta, ecc.) riveste un ruolo altrettanto importante. Sembra infatti che una buona quota dei segni dell'invecchiamento cutaneo, soprattutto del viso, sia dovuto a fattori esogeni, ovvero legati allo stile di vita e all'ambiente circostante, che contribuiscono notevolmente ad accelerare il naturale processo biologico della senescenza, regolato per tutti dal codice genetico.