Il colore dei denti è determinato geneticamente. Fattori esterni, come l'abitudine al fumo, l'assunzione di alcuni alimenti o bevande (es. caffè, tè) oppure l'assunzione di farmaci possono, tuttavia, modificarlo transitoriamente oppure in modo permanente.
Possono essere causa di discromie transitorie, ad esempio, i tannini contenuti nel caffè o nel vino rosso e alcuni olii essenziali. Tra i farmaci, la clorexidina (es Corsodyl), un antisettico disponibile sotto forma di gel allo 0,2% o come colluttorio (0,05%-0,2%) per l'antisepsi del cavo orale, ne è la causa più frequente. In caso di utilizzo per periodi di tempo prolungati e alle concentrazioni più elevate (0,12-0,20%) può, infatti, conferire ai denti una colorazione giallo-marrone che scompare gradualmente sospendendo l'uso del prodotto.
Discromie transitorie possono, inoltre, essere causate dalle formulazioni liquide di sali di ferro per somministrazione orale; in questo caso può essere utile assumere il preparato con l'ausilio di una cannuccia. Infine, tra gli antibiotici, possono causare questo problema l'associazione amoxicillina/acido clavulanico e, anche se raramente, dal linezolid. Le alterazioni transitorie del colore dei denti possono essere rimosse con il semplice spazzolamento oppure con la pulizia professionale effettuata dal dentista.
I farmaci che inducono discromie permanenti, sono quelli che interferiscono con l'odontogenesi, causando modificazioni del colore e della trasparenza della dentina (il tessuto interno del dente). Tra questi, il fluoro, le tetracicline e la ciprofloxacina sono responsabili della maggior parte dei casi. Il fluoro (es Zymafluor, Fluor Verde) viene normalmente somministrato, al dosaggio giornaliero di 30-100 mcg/kg di peso, ai bambini dalla nascita fino ai 6-8 anni di età (il periodo critico per la dentizione) come supplementazione orale per "rinforzare" lo smalto dei denti e prevenire la carie. In caso di sovradosaggio, può provocare una ipomineralizzazione permanente dello smalto (fluorosi) che, nella forma più lieve, si manifesta con la comparsa di piccole macchie bianche, quasi impercettibili localizzate prevalentemente sulle cuspidi e sulle superfici facciali dei denti permanenti mentre, nelle forme moderate/gravi, causa la comparsa di aree estese dall'aspetto bianco opaco, di macchie brune e avvallamenti dello smalto che interessano la maggior parte della superficie del dente.
Le tetracicline, se somministrate durante lo sviluppo del dente, si legano in modo irreversibile alla dentina producendo una colorazione di intensità variabile che va dal giallo-marrone al grigio. Perciò, dal momento che lo sviluppo dei denti avviene durante la vita intrauterina e, poi, dopo la nascita si completa nei primi otto anni di vita, l'uso delle tetracicline è controindicato durante la gravidanza e nell'infanzia. Con la minociclina è stata segnalata la comparsa di alterazioni del colore anche nei denti dell'adulto [3-6% dei pazienti che assumono il farmaco per lunghi periodi (ad esempio per il trattamento dell'acne) ad un dosaggio superiore a 100 mg/die]. I denti possono assumere una colorazione grigio/verde o grigio/blu localizzata prevalentemente al terzo medio della corona. La comparsa della colorazione varia da 1 mese a diversi anni dopo l'inizio del trattamento.
Tra i fluorochinoloni, la ciprofloxacina è stata occasionalmente associata alla comparsa di colorazione verdognola permanente.