Le informazioni fornite da tutte le istituzioni e dalle società scientifiche sono tranquillizzanti, ma l'allarme fra i cittadini non accenna a diminuire. Conoscere qualcosa in più sulla vaccinazione contro la meningite può aiutare a ridurre l'ansia e la pressione ingiustificata sulle strutture sanitarie.

Quali batteri causano la meningite?

Tra i batteri che causano la meningite il più temuto è il meningococco (Neisseria meningatidis), ma la possono causare anche altri germi, principalmente lo pneumococco (Streptococcus pneumoniae) e l'emofilo (Haemophilus influenzae tipo B). Del meningococco esistono diversi sierogruppi, ma di fatto 6 sono responsabili di quasi tutte le meningiti da meningococco: A, B, C, Y, W135, X.
Il più aggressivo è il meningococco C, che insieme al B è anche il più frequente in Italia e in Europa. Fra i quasi 200 casi di malattia invasiva da meningococco che si sono verificati in Italia nel 2015, la maggior parte è stata causata da meningococchi B e C.
I casi da meningococco B sono più frequenti nel primo anno di età e diventano rari dopo i 5 anni

Quali sono i vaccini contro la meningite che abbiamo a disposizione?

Esistono tre tipi di vaccino anti-meningococco:
  • il vaccino contro il sierogruppo C (es. Menjugate, Neisvac C);
  • il vaccino tetravalente, che protegge nei confronti dei siero-gruppi A, C, W135 e Y (es. Menveo, Nimenrix);
  • il vaccino contro il sierogruppo B (Bexsero).
Il nuovo Piano Nazionale Prevenzione prevede la somministrazione a 13-15 mesi del vaccino anti-meningococco C o del vaccino tetravalente, ed è consigliato un richiamo con vaccino tetravalente per gli adolescenti.
Il vaccino tetravalente è consigliato anche per gli adolescenti che non sono stati vaccinati da piccoli e dovrebbe comunque essere somministrato anche a ragazzi che vivono in collegi, dormono in dormitori, reclute militari e a chi si reca in Paesi ove siano particolarmente diffusi i tipi di meningococco contenuti nel vaccino.
La vaccinazione contro il meningococco B prevede diversi dosaggi a seconda dell'età in cui si inizia a vaccinare, anche se è indicato soprattutto al di sotto di un anno di età. Il vaccino contro il meningococco B è attualmente offerto gratuitamente ai bambini nel corso del primo anno di vita solo in alcune regioni, ma entro breve l'offerta sarà a livello nazionale.
Il vaccino contro Haemophilus influenzae tipo B è contenuto nel vaccino esavalente insieme a quelli contro tetano, difterite, pertosse, polio ed epatite B. La vaccinazione è quindi effettuata gratuitamente al 3°, 5° e 11° mese di vita del bambino, senza necessità di ulteriori richiami.
Il vaccino contro i 13 principali sierogruppi di pneumococco responsabili di meningite e altre gravissime infezioni nel bambino è offerto gratuitamente e va somministrato in 3 dosi, al 3°, 5° e 11° mese di vita del bambino.

Per gli adulti che nell'infanzia non sono stati vaccinati contro il meningococco è raccomandata?

La vaccinazione negli adulti non è raccomandata a meno che non siano presenti fattori di rischio o malattie croniche che comportino una riduzione delle difese immunitarie come l'assenza di milza, la talassemia, l'anemia a cellule falciformi, l'infezione da HIV, particolari immunodeficienze (es. deficit del complemento). Ciò non toglie che anche un adulto, indipendentemente dalle raccomandazioni, possa scegliere di vaccinarsi. In questo caso il vaccino tetravalente, ovviamente, offre una protezione allargata anche al sierotipo che di fatto non circola nel nostro paese (A) ma non protegge nei confronti del sierotipo B.

Quali sono gli effetti indesiderati più comuni dei vaccini contro la meningite?

Tutti i vaccini contro le meningiti (da meningococco, da emofolio da pneumococco) sono di nuova generazione e sono tra i prodotti più sicuri che esistano. Gli effetti collaterali sono poco frequenti, non gravi e si risolvono entro qualche giorno. Si tratta sostanzialmente di fastidio nel punto di iniezione, febbre, mal di testa, malessere generale.

I vaccini contro la meningite sono efficaci?

Tutti i vaccini di cui stiamo parlando sono altamente efficaci: man mano che vengono utilizzati in modo diffuso, crolla la frequenza di meningiti nell'infanzia e nell'adolescenza, sia da meningococco, che da emofilo, che da pneumococco. Icasi di fallimento vaccinale sono possibili, ma veramente molto rari, quasi sempre conseguenti a situazioni di grave immunodopressione.