Quesito

In questi giorni si è parlato molto degli episodi di meningite meningococcica verificatisi in veneto. Le notizie fornite dai mezzi di comunicazione sono tutt'altro che tranquillizzanti e possono creare allarmismo nella maggior parte delle persone che non conoscono la materia. Come ci si può proteggere nei confronti del meningococco?

Risposta

La meningite è una malattia infettiva grave, causata da diversi microrganismi fra cui il meningococco (o Neisseria meningitidis). Il meningococco è normalmente presente nella gola e nel naso di molte persone. Da qui può diffondere e causare sinusiti, otiti medie e polmonite e solo in rari casi, per cause non ancora ben conosciute, il meningococco arriva al cervello provocando la meningite. Sono interessati principalmente i bambini con meno di 5 anni, poi gli adolescenti, i giovani e infine gli adulti. Ad oggi sono noti 13 tipi di meningococco: quelli più diffusi nel mondo sono l'A, il B e il C, meno frequenti l'Y e il W135. In Italia e in Europa sono presenti il tipo B e C. Il tipo A provoca gravi ed estese epidemie in Africa. Anche se in tutta Europa il meningococco più diffuso è ancora quello di tipo B, negli ultimi anni si sono verificate in alcuni Paesi epidemie di infezione grave (meningite o sepsi) provocate dal meningococco di tipo C, prima in Inghilterra (1999), poi in Ucraina, Olanda, Grecia, Spagna e, alla fine del 2002, in alcune regioni francesi. Perciò quasi tutte queste nazioni hanno intrapreso ampie campagne vaccinali, inserendo anche il nuovo vaccino contro il meningococco C nel calendario delle vaccinazioni.
Le infezioni gravi sono comunque in costante diminuzione. Ogni anno in Italia si verificano circa 900 casi di meningite batterica, di cui approssimativamente un terzo è causato dal Meningococco (di gruppo C in più della metà dei casi), per lo più in forma sporadica. [Nel focolaio epidemico veneto si è avuta una concomitanza di diversi fattori che ne hanno favorito la diffusione: locali affollati, contatti stretti e presenza di molti individui non vaccinati e provenienti da zone del mondo ad alta suscettibilità alla malattia].
La meningite è una malattia curabile, anche se la mortalità resta significativa (14% dei casi), in particolare nella sua forma fulminante, come è accaduto nel caso del focolaio del Veneto. Le possibilità di cura sono molto migliorate rispetto al passato e, per chi ha avuto contatti stretti con un ammalato, l?assunzione tempestiva di antibiotici può proteggere dall'infezione.
Ci sono persone più a rischio di ammalarsi gravemente, come quelle che hanno malattie capaci di indebolire il sistema immunitario.
Ad esempio:
  • persone a cui è stata asportata la milza o in cui questo organo funziona male (come accade in certe forme rare di anemia congenita );
  • coloro che hanno difetti del sistema immunitario già alla nascita.
I vaccini contro il meningococco sono di due diversi tipi, entrambi somministrabili con iniezione:
  • il vaccino "coniugato" contro il solo meningococco C [Meningitec, Meninvact, Menjugate (vaccino coniugato con Corynebacterium diphteriae); Neisvac C (vaccino coniugato con tossoide tetanico)] può essere usato fin dai 2 mesi di vita, è molto efficace e si presume che mantenga la protezione per un tempo molto lungo;
  • il vaccino tetravalente polisaccaridico contro i tipi A,C,Y, W-135 (Mencevax ACWY) può essere usato solo dopo i 2 anni di età e la sua efficacia protettiva diminuisce nel giro di 3-4 anni. È raccomandato quando si deve intraprendere un viaggio in Paesi dove sono presenti meningococchi diversi dal tipo C.
Contro il meningococco B (quello più diffuso in Italia) non esistono ancora vaccini.
Il vaccino diviene attivo entro 2 settimane ed è efficace anche nei confronti dei portatori sani riducendo la trasmissione del germe.
Entrambi i vaccini sono ben tollerati; talvolta causano arrossamento, gonfiore e dolore nella sede dell'iniezione. In alcuni casi i bambini possono essere più irritabili o sonnolenti del solito. Nei bambini più grandi può comparire mal di testa. La febbre è abbastanza frequente, ma difficilmente supera i 39°C. Le reazioni allergiche a componenti del vaccino sono eccezionali come per tutti i vaccini.
 
 
Data di redazione Gennaio 2008