Quesito

Sta per iniziare una nuova stagione di raccolta funghi ed essendo molto interessato anche all’escursionismo nei boschi, vorrei cimentarmi in questa attività. Mi potete dare alcune indicazioni sanitarie e di sicurezza in merito?

Risposta

Informazioni di questo tipo, anche molto dettagliate, si possono ottenere interpellando i vari Ispettorati micologici presenti sul territorio e gli enti per l'ambiente (ARPA) che sono debitamente attrezzati e preparati sia per fornire indicazioni in merito, che un servizio di riconoscimento dei funghi.
Tuttavia, perché le escursioni nei boschi alla ricerca di funghi non si trasformino in incidenti o tragedie, esistono alcune indicazioni di base, valide per accaniti raccoglitori e raccoglitori meno esperti, che qui possiamo riassumere:
 
  • raccogliere e consumare solo le specie fungine ben conosciute, mentre per quelle incerte (che una volta raccolte vanno tenute separate dalle altre) è bene ricorrere ad un controllo presso i centri micologici (le prove empiriche spesso consigliate da presunti intenditori non sono affidabili: come ad esempio se il fungo è mangiucchiato dagli animali del bosco allora è commestibile);
  • raccogliere e consumare esclusivamente funghi freschi in quanto il fungo è un alimento facilmente soggetto al deterioramento. Non raccogliere funghi se sono infestati da parassiti o "animaletti" di diverso tipo oppure quelli che si trovano già staccati sul terreno e che potrebbero essere in uno stato di decomposizione;
  • evitare di raccogliere funghi in zone particolarmente inquinate (vicino ad industrie o a zone di alto traffico);
  • per la propria incolumità fisica già durante la raccolta dei funghi è bene essere equipaggiati con un abbigliamento adatto, essere in possesso di una discreta preparazione fisica e conoscere alcune regole fondamentali di escursionismo, rispettando l'ambiente circostante.
  • i funghi vanno raccolti con delicatezza, applicando una torsione sul gambo e non devono essere trasportati in sacchetti di plastica perché ciò può provocare fenomeni di alterazione;
  • procedere alla appropriata pulitura e cottura dei funghi nello stesso giorno della raccolta;
  • mangiare i funghi solo dopo appropriata cottura che consiste in una bollitura in acqua per almeno 15 minuti, prima della cottura definitiva;
  • consumare i funghi con moderazione in quanto sono scarsamente digeribili.
  • evitare il consumo dei funghi da parte dei bambini sotto i 12 anni, donne in gravidanza e allattamento, persone anziane o non in perfetta salute.
  • non mangiare le parti coriacee come il gambo, che sono difficilmente digeribili;
  • rivolgersi subito ad un pronto soccorso ospedaliero se subito dopo aver consumato dei funghi si presentano disturbi come vomito, diarrea, dolori addominali, ecc...La situazione è ancora più pericolosa se questi sintomi si manifestano parecchie ore dopo l'ingestione;
  • non buttare eventuali esemplari di funghi dello stesso gruppo di quelli consumati, in quanto il loro riconoscimento può essere fondamentale per seguire le giusta terapia in caso di malessere.