Quesito

Gradirei avere qualche informazione sulla pitiriasi rosea.

Risposta

La pitiriasi rosea è una lieve infiammazione cutanea, di cui è sconosciuta la causa, che si manifesta con lesioni squamose a livello della cute. E' una patologia molto frequente nelle persone giovani, anche se può comparire a qualsiasi età. Esistono indicazioni che l'insorgenza della malattia possa essere provocata da un micoplasma, un picornavirus o un herpesvirus. Soprattutto nei climi temperati, si assiste ad una maggiore incidenza della malattia nei periodi primaverili ed autunnali. Generalmente, l'evoluzione della pitiriasi rosea prevede un primo stadio in cui si evidenzia la ''chiazza madre'' (lesione primaria), di diametro variabile da 2 a 7 cm, di colore rosa o fulvo, con i bordi squamosi e lievemente rilevati, che insorge spesso sul tronco e sul dorso. Successivamente compaiono numerose piccole chiazze di diametro inferiore sempre a livello di tronco e dorso; in alcuni casi la distribuzione può essere anomala, interessando gli arti e il volto. Sporadicamente può comparire un leggero malessere generale, cefalea e prurito talvolta intenso.
Non esiste alcun farmaco specifico, ma la remissione spontanea in 4-5 settimane è la regola; la sintomatologia si risolve dunque senza alcuna terapia. E' tuttavia necessario, nella fase conclamata, evitare la luce solare e le fonti di luce artificiale, che possono aggravare la malattia. Le creme cortisoniche possono rappresentare un aiuto per lenire il prurito e l'eritema. La letteratura riporta come alternativa ai corticosteroidi l'impiego di una crema base evanescente di mentolo allo 0,25% o a base di anestetico locale (pramoxina), e terapia antistaminica orale. I corticosteroidi orali (prednisone) sono indicati solo nelle forme più gravi di prurito