Quesito

Vorrei sapere quali farmaci usare per i condilomi anali.

Risposta

Attualmente non esiste un farmaco antivirale specifico contro i papillomavirus, causa del disturbo, e nessuna forma di terapia risulta pienamente soddisfacente.
I condilomi possono essere eliminati mediante elettrocauterizzazione, laserterapia, crioterapia, escissione chirurgica o terapia farmacologia topica: la scelta del trattamento dipende da diversi fattori quali, le dimensioni dei condilomi, il loro numero, localizzazione, preferenze individuali, costo del trattamento ecc.
Per quanto riguarda il trattamento farmacologico delle condilomatosi, sono disponibili due prodotti: la podofillotossina in commercio con il nome di Condyline (flac. 3,5 ml L. 33.100, classe A SSN); l'imiquimod, in commercio con il nome di Aldara crema al 5% (12 buste da 12,5 mg L. 219000, classe C SSN). Per entrambi i prodotti è necessaria la prescrizione del medico. La podofillotossina è utilizzata in soluzione allo 0,5% (Condyline). La soluzione va applicata due volte al giorno (mattino e sera) per 3 giorni consecutivi per un periodo compreso fra 1 e 4 settimane.
La podofilltossina è dotata di attività antimitotica e citotossica che induce la necrosi dei condilomi. Durante l'applicazione è necessario evitare il contatto con la pelle sana, aiutandosi con uno specifico applicatore monouso allegato alla confezione e proteggendo le zone prossime alle lesioni con una pomata a base di vaselina o di ossido di zinco. Poiché la precisione del trattamento riveste un ruolo importante, l'autosomministrazione della podofillotossina spesso è limitata alle verruche del pene. L'imiquimod è un ''immunomodulatore''. Il farmaco esplica attività antivirale in modo indiretto, stimolando la produzione di interferon alfa e di altre citochine a livello locale. La crema al 5%, applicata 3 volte alla settimana, per un periodo compreso tra 7 e 12 settimane, ha prodotto, in uno studio clinico, l'eliminazione completa dei condilomi nel 37-52% dei pazienti trattati. Ad un successivo controllo fino a 10-12 settimane, il 16% dei pazienti che avevano ottenuto una cicatrizzazione completa delle lesioni è recidivato. Mancano studi di confronto con la podofillotossina. Gli effetti indesiderati più frequenti consistono in prurito, eritema, bruciore, irritazione, ulcerazioni, erosioni. In questi casi può essere necessario interrompere la somministrazione per alcuni giorni prima di continuare il trattamento. Le reazioni sistemiche (cefalea, sindrome simil-influenzale, mialgia) sono rare. La crema di imiquimod è contenuta in bustine monouso da 12,5 mg di principio attivo ciascuna (5mg/100 mg di crema); deve essere applicata sulla zona dei condilomi precedentemente lavata e asciugata e deve essere massaggiata sino ad assorbimento completo. La crema va lasciata in sede per almeno 6-10 ore e non va coperta con bende o cerotti, dopodiché può essere asportata con acqua e sapone. Il trattamento va protratto sino a scomparsa dei condilomi (in genere 8-10 settimane, max 16 settimane). La crema a base di imiquimod può danneggiare i preservativi e i diaframmi; è consigliabile pertanto, se si seguono questi metodi anticoncezionali, evitare i rapporti sessuali nel periodo in cui la crema deve rimanere a contatto con la cute. Prima di impiegare profilattico o diaframma bisogna eliminare ogni traccia di crema con acqua e sapone. La crema di imiquimod non deve essere applicata sulla cute con ulcerazioni. La sicurezza del farmaco quando venga impiegato sulla mucosa uretrale, vaginale e rettale non è conosciuta, ragione per cui questa sede di applicazione va evitata.
Infine, il ricorso ad un medico è indispensabile per avere consigli appropriati per la scelta di qualsiasi trattamento.