L'Istituto Superiore di Sanità ha recentemente diffuso un comunicato stampa (n. 56 dell'8 febbraio) in cui precisa che la pericolosità dei vaccini contenenti thiomersal (un conservante a base di mercurio) non è comprovata.
In particolare si sottolinea come il rischio conseguente alla mancata vaccinazione sia superiore rispetto ad un ipotetico rischio di tossicità del thiomersal.
E' noto, riporta il comunicato, che alte dosi di mercurio hanno un effetto tossico sul sistema nervoso centrale, ma, al contrario, non esistono evidenze di tossicità da thiomersal presente nei vaccini. L'esposizione più comune al mercurio avviene infatti attraverso il cibo e il livello accettabile di assunzione dipende dal peso corporeo e dall'età. Nel primo anno di vita l'assunzione accettabile è stimata in circa 200-230 microgrammi, mentre la quantità di mercurio per ogni dose di vaccino contenente thiomersal varia da 16 a 32 microgrammi.
Tuttavia, adottando un principio di massima precauzione, numerose istituzioni sanitarie internazionali, come l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l'Agenzia Europea per i Farmaci (EMEA), la Food and Drug Administration (FDA) e l'Accademia Americana di Pediatria, hanno raccomandato la produzione di vaccini privi di thiomersal. In base allo stesso principio, il Ministero della Sanità ha decretato l'eliminazione di questo conservante dai vaccini entro il 2007. Già oggi, comunque, alcuni vaccini combinati di recente formulazione (es. Infanrix, Pentavac) non contengono thiomersal. A breve saranno disponibili, senza thiomersal, anche quelli contro l'epatite B.