Riviste, giornali e spot radiofonici hanno dato recentemente molto risalto alla disponibilità in farmacia di un test, definito "innovativo, veloce e facile", per diagnosticare la celiachia. Il test è prodotto dalla ditta Eurospital ed è in commercio con il nome di Xeliac al prezzo di 30 euro.
La diagnosi della malattia celiaca si basa normalmente sulla ricerca nel sangue, attraverso metodiche di laboratorio ormai validate, di particolari anticorpi prodotti dall'organismo
  • verso i componenti dei cereali (anticorpi anti-gliadina),
  • verso tessuti intestinali (anticorpi antiendomisio),
  • verso enzimi intestinali (anticorpi anti-transglutaminasi).
Se questa ricerca è negativa il paziente non è effetto da celiachia e occorrerà seguire altre ipotesi diagnostiche. Se la ricerca di anticorpi dà esito positivo (in particolare per quanto riguarda gli anticorpi anti-endomisio), allora la probabilità di celiachia è elevata. La conferma viene solo dalla biopsia intestinale che serve per valutare eventuali modificazioni della mucosa indotte dalla malattia.

Come funziona?

Diversamente da questo iter laborioso il test si propone come un metodo facile e rapido.
Per poter effettuare il test è necessaria solo una goccia di sangue, prelevata dal polpastrello di un dito. In questo sangue Xeliac è in grado di rilevare la presenza di anticorpi anti-transglutaminasi di tipo A. Il test si può eseguire tranquillamente a casa propria. Se non si è sicuri di essere in grado di procedere in modo corretto, si può richiedere la supervisione di un medico o di un farmacista.
Le varie fasi della procedura sono ben dettagliate nelle istruzioni che accompagnano il test e la lettura dei risultati è inequivocabile: se compare una sola linea rossa (linea controllo) il test è negativo; se compaiono due righe (controllo più test) il risultato è positivo, cioè gli anticorpi sono presenti.

I limiti

Il limite sostanziale di questo test è che, né in un caso né nell'altro, si è di fronte ad una certezza.
 
Nel caso di positività del test Xeliac occorrerà rivolgersi al proprio medico per intraprendere l'iter tradizionale, ossia gli esami sierici per la ricerca degli altri tipi di anticorpi per confermare i risultati del test e infine eventualmente la biopsia intestinale.
 
Nel caso di negatività non si può escludere completamente la malattia celiaca, in quanto esiste una percentuale, anche se piccola, di celiaci che risultano negativi agli anticorpi anti-transglutaminasi. Perciò in presenza di sintomi tipici fortemente suggestivi per celiachia (come ad esempio diarrea, vomito, rallentamento della crescita, stanchezza) è bene contattare il medico per intraprendere anche in questo caso l'iter diagnostico tradizionale.
 
Fra le persone che devono leggere con massima prudenza i risultati del test rapido, rientrano i familiari di persone celiache, in quanto una eventuale positività agli anticorpi anti-transglutaminasi può indicare la predisposizione allo sviluppo della malattia celiaca, ma non la presenza conclamata.
 
Poiché si tratta di un test qualitativo (anticorpi sì - anticorpi no ) il test non può essere usato dai celiaci per verificare l'efficacia del regime alimentare seguito; a questo scopo è necessario utilizzare un test sierologico classico che consenta di valutare la diminuzione degli anticorpi anti-transglutaminasi (test quantitativo).
 
Il test Xeliac non deve essere considerato uno strumento per eseguire uno screening "di massa" della malattia celiaca, ma può tutt'al più essere considerato come un primo approccio diagnostico da riservare a persone che presentano sintomi tipici.
 
Infine, la facile reperibilità e la facilità di esecuzione non devono indurre ad un impiego incongruo: la inutile ripetizione del test aumenta la probabilità di falsi positivi che oltre a preoccupare inutilmente, comportano in genere ulteriori approfondimenti diagnostici. Chi ha una predisposizione genetica normalmente dovrebbe sottoporsi ad un controllo ogni due anni.

Conclusioni

Il test ha dimostrato di possedere una buona sensibilità e specificità, ma i risultati ottenuti sono da interpretare sempre con cautela in quanto il test si limita a rilevare un solo tipo di anticorpi (anticorpi anti-transglutaminasi) la cui presenza o assenza non comportano una diagnosi certa: né la positività né la negatività possono infatti essere considerate definitive, ma servono solo per dare indicazione sui successivi passi da seguire, che devono sempre essere concordati con il proprio medico. E' importante perciò sottolineare che in caso di positività al test non si devono assumere decisioni di propria iniziativa come ad esempio intraprendere una dieta senza glutine che potrebbe non essere necessaria e comportare inutili privazioni e limitazioni rispetto ad una normale alimentazione.

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