Nel paziente diabetico, l'incapacità dell'organismo di utilizzare il glucosio porta all'utilizzo dei grassi che lasciano, come prodotto finale del loro metabolismo, delle sostanze di natura acida chiamate corpi chetonici. Questi tendono a formarsi in modo particolare quando il diabete non è ben controllato o il paziente è ammalato (febbre, vomito cronico) o è a digiuno. Questi corpi chetonici tendono a produrre uno stato di acidosi che può essere particolarmente grave se non è prontamente trattato: il paziente avrà dapprima nausea, vomito e, successivamente, confusione, perdita della coscienza fino a giungere, nei casi estremi, alla morte.
 
I test disponibili sfruttano cartine reattive impregnate di particolari sostanze che sviluppano un colore quando poste a contatto dei chetoni presenti nell'urina. I test sono sensibili soprattutto all'acido acetoacetico e in modo minore all'acetone; sono invece insensibili alla presenza di un altro corpo chetonico, chiamato beta idrossibutirrato. Non è quindi detto che un test negativo indichi con assoluta certezza l'assenza di corpi chetonici, perché potrebbero essere presenti nell'urina altri corpi chetonici, diversi dall'acido acetoacetico, non evidenziabili.