Cos'è?

La SARS (sindrome acuta respiratoria severa) è una malattia infettiva identificata nel mese di febbraio scorso il cui agente eziologico è un virus (Coronavirus).

Come si manifesta

Il periodo di incubazione della SARS è in media di 2-7 giorni, ma può arrivare anche a 10 giorni. La malattia esordisce in genere con febbre superiore a 38 °C, costantemente elevata, con tosse e difficoltà respiratorie, talvolta associate a brividi e/o accompagnate da altri sintomi quali mal di testa, malessere generale, dolori muscolari, a volte diarrea. La sintomatologia si accentua rapidamente nell'arco di 4-5 giorni. Nell'80% circa dei casi si guarisce anche in assenza di terapia, mentre nel 5-10% dei casi i sintomi peggiorano e richiedono un trattamento adeguato in ambito ospedaliero.

Come si trasmette?

La trasmissione del virus avviene principalmente per contatto stretto con persone malate in fase sintomatica. Verosimilmente, il contagio avviene:
  • tramite le goccioline di saliva (''droplet'') emesse dalla persona ammalata e che arrivano direttamente alla bocca, al naso o agli occhi della persona suscettibile;
  • tramite le goccioline che contaminano superfici (pelle, abiti,ecc.) e che tramite le mani (non lavate successivamente) vengono poi portate alla bocca, al naso o agli occhi.

Le persone che hanno avuto contatto diretto con secrezioni respiratorie e/o fluidi corporei di una persona ammalata sono perciò quelle a rischio più elevato. Non esistono prove che il virus possa essere trasmesso da animali, da alimenti oppure da oggetti importati dalle aree infette.

Qual'è la situazione in Italia?

A differenza di quanto avviene in altri Paesi, in Italia il Ministero della Salute non fornisce dati epidemiologici aggiornati sulla diffusione dell'infezione a livello nazionale. A tutto il 4.6.2003, dai dati OMS si rileva che i casi probabili nel nostro Paese sono stati 9. Non si è verificato nessun caso di morte né è stata registrata trasmissione locale del virus. Al momento i casi sospetti sono rappresentati da persone rientrate da zone con maggior diffusione di SARS, o persone che avevano avuto contatti diretti con soggetti infetti (operatori sanitari o familiari conviventi).

Quali precauzioni adottare?

Se non si hanno contatti ravvicinati con una persona affetta da SARS, non esiste motivo di preoccupazione, né è raccomandata alcuna misura precauzionale.
In assenza di contatti stretti con persone ammalate non è infatti necessario indossare la mascherina. Inoltre, al momento la malattia è rarissima in Italia e tutti i 9 casi riscontrati non hanno dato origine ad altri contagi.
Viceversa se si vive a contatto con un soggetto ammalato sono obbligatorie alcune fondamentali norme igieniche:
  • lavare frequentemente le mani con acqua calda e sapone liquido, specialmente dopo un contatto diretto.
  • fare indossare al malato una mascherina protettiva (del tipo raccomandato dalle autorità sanitarie) e indossarla in occasione di ogni contatto
  • buttare in contenitori ermeticamente chiusi tutti gli oggetti monouso che sono entrati in contatto con il soggetto malato (es. fazzoletti, guanti, mascherine)
  • usare prodotti disinfettanti per pulire gli oggetti che devono essere riutilizzati (ipoclorito di sodio ad es. Amuchina o Alcol a 70° per le superfici metalliche)
  • non condividere cibo e bevande con il malato