Da tempo viene fatta circolare nei sistemi informatici una e-mail riportante la notizia che il sodio laurilsolfato (SLS-sodium laurethsulfate, laurilsulfate) è una sostanza in grado di provocare il cancro; si tratta di notizie false e tendenziose.
Questa sorta di ''catena di Sant'Antonio'' (o ''leggenda metropolitana'', come si preferisce) ha ormai fatto il giro dei computer di tutto il mondo, provocando preoccupazioni e dubbi nei consumatori.
 
Nella e-mail in questione, si legge che il sodio laurilsolfato, un tensiattivo contenuto nella maggior parte dei detergenti e shampoo in commercio, è cancerogeno (cioè è in grado di provocare il cancro). Secondo l'autore della lettera, questa sostanza è usata senza scrupoli per la sua capacità di formare schiuma e per la sua economicità, nonostante, a suo dire, anche le ditte siano a conoscenza del problema. Il sodio laurilsolfato, risulterebbe poi così potente ''da essere usato per la pulizia dei pavimenti dei garage''. Segue poi un elenco sommario di prodotti che contengono SLS.
 
A questo punto è necessario chiarire che non esistono in letteratura dati riguardanti l'eventuale pericolosità del sodio laurilsolfato; anche la Commissione della Comunità Europea per la sicurezza dei prodotti cosmetici ne ha di recente escluso categoricamente la cancerogenicità, definendolo sicuro sotto tutti i profili.
Il sodio laurilsolfato è un tensioattivo conosciuto da decenni ed utilizzato (negli shampoo, nei detergenti, nei dentifrici, ecc.) proprio per la sua notevole capacità detergente e di produrre schiuma. I tensioattivi sintetici, come appunto SLS, risultano, dal punto di vista cosmetologico, preferibili ai normali saponi: permettono infatti di formulare cosmetici a pH fisiologico (o acido) e mantengono inalterate le loro caratteristiche detergenti anche in presenza di acque molto ''dure''. Come tutte la sostanze sintetiche, anche il sodio laurilsolfato può presentare fenomeni di tossicità (in concentrazioni estremamente elevate, di gran lunga superiori a quelle presenti nei cosmetici e dopo esposizione prolungata) e qualche effetto indesiderato, ma siamo ben lontani da un effetto cancerogeno! Gli unici inconvenienti a cui si potrebbe andare incontro, utilizzando un detergente contenente SLS, si possono riassumere in una maggiore secchezza dei capelli (o della cute), in un'eventuale irritazione degli occhi e della pelle, e, in rari casi, irritazioni del tratto respiratorio superiore (ma solo se utilizzato in elevate quantità e in soggetti predisposti). Le case produttrici cercano comunque di ovviare a questi inconvenienti aggiungendo alle formulazioni sostanze emollienti e nutritive oppure utilizzando miscele di tensioattivi, in modo da esaltarne le proprietà, riducendo gli effetti indesiderati.
 
Bibliografia
  • Martindale. Pharmaceutical Press. 1999; 1468
  • Medicamenta. Cooperativa Farmaceutica Milano. 1996; 6:448-451