L'obiettivo della terapia del diabete mellito è quello di mantenere il più possibile la concentrazione del glucosio nel sangue vicina ai valori normali. Per questo l'autocontrollo della glicemia è una importante risorsa a disposizione del diabetico, e/o dei suoi familiari, che permette di avere in ogni momento le informazioni sul profilo glicemico e quindi gli elementi di decisione circa la terapia fisica, l'alimentazione o per spiegare sintomi non chiari. L'autocontrollo ha senso perciò se la sua effettuazione è correlata a decisioni e scelte di comportamenti alternativi. Per questo a trarne i maggiori vantaggi è il diabetico insulinotrattato, mentre nel caso del diabetico in terapia solo dietetica, o con ipoglicemizzanti orali, l'autocontrollo va concordato con il medico ed ha comunque un carattere di minore necessità. Dati recenti confermano infatti che nei soggetti non trattati con insulina l'automonitoraggio non si associa ad un miglior controllo metabolico e, spesso, è correlato ad una peggiore qualità di vita.
Diversi sono i fattori che possono influenzare la glicemia e che giustificano il monitoraggio costante di questo parametro in una persona diabetica. Oltre a quelli già menzionati vanno ricordati:
  • la presenza di malattie concomitanti
  • l'assunzione di farmaci, come cortisonici o diuretici tiazidici
  • nella donna, l'assunzione di contraccettivi, una gravidanza in corso o la presenza di mestruazioni.

E' dunque importante che una persona diabetica tenga un diario in cui riportare i valori misurati della glicemia con la corrispondente data, ora della determinazione, ora dell?assunzione dei farmaci ipoglicemizzanti e loro dosaggio. E' inoltre importante annotare su questo diario anche gli eventi della vita quotidiana che possono aver influito sulla glicemia (distanza fra ultimo pasto ed esecuzione del test, eventuale attività fisica svolta o situazioni di stress recente). Tutto ciò contribuirà enormememnte a migliorare, con l'aiuto del medico, la gestione della propria malattia.

Quando effettuare i controlli

Il programma dei controlli è stabilito dal medico in relazione alle esigenze di ogni singolo paziente, soprattutto dal tipo e dalla severità del diabete e dalla presenza o meno di particolari condizioni.
I pazienti che utilizzano insulina devono effettuare più controlli al giorno, generalmente quattro (ai pasti principali più uno prima di andare a letto). In alcuni casi può essere necessario effettuare un controllo dopo un esercizio fisico abbastanza intenso, oppure in caso di sintomi di ipo o iperglicemia.
Chi utilizza ipoglicemizzanti orali (diabete di tipo 2), dovrebbe effettuare un test due volte al giorno, ma in caso di scarso controllo della glicemia o in caso di sintomi di ipoglicemia può essere necessario effettuare il test anche più frequentemente.

I test

Esistono due tipi di test per il controllo domiciliare dei livelli di glucosio nel sangue:
  • Il primo tipo utilizza una striscia reattiva impregnata da particolari sostanze. Quando la goccia di sangue viene applicata sulla zona reattiva della striscia, questa cambia colore. Ogni colore sviluppato rappresenta una specifica concentrazione di glucosio; il colore ottenuto è confrontato con una tabella di colori di riferimento riportata sull'etichetta del flacone del prodotto e permette di ottenere una valutazione quantitativa della glicemia. Esempi di strisce di questo tipo sono Glucostix e Haemo-Glucotest. Lo svantaggio di questo metodo è quello di dare una misurazione della glicemia meno precisa rispetto all'altro metodo (che utilizza le strisce reattive insieme a un misuratore della glicemia). Tuttavia, può essere sufficiente in molti casi per segnalare al paziente valori molto alti o molto bassi della glicemia.
  • Esistono poi due tipi di misuratori di glicemia (o glucometri) che possono essere usati in congiunzione con le strisce reattive: I misuratori fotometrici usano una fonte luminosa con filtro e una lente per leggere il cambiamento di colore sulla striscia causata dalla reazione tra il glucosio presente nel sangue e il reagente presente sulla striscia. Esempi di questo tipo sono il Glucometer, il Reflolux II e il Glucotrend.
    I misuratori elettrochimici (es. Glucocard Memory) rilevano invece una variazione di corrente generata dalla reazione del glucosio con il reattivo presente sulla striscia. Tutti i misuratori per l'automisurazione della glicemia utilizzano sangue intero. Poiché nei laboratori clinici si opera non sul sangue intero ma sul plasma o sul siero, i valori che si ottengono con i due sistemi non sono esattamente sovrapponibili (valori maggiori del 10%-15% nei test condotti dal laboratorio clinico).

Fattori che possono influire sull'accuratezza dei risultati

  • Calibrazione del misuratore e suo stato di manutenzione
    La calibrazione del misuratore richiede l'inserimento di un codice o di un chip di controllo che è diverso in rapporto al tipo di strumento impiegato, alle strisce reattive e alla confezione delle strisce. E' necessario talora intervenire sulla calibrazione del misuratore quando sono effettuate misurazioni ad altitudini superiori ad una certa quota. Ovviamente, il glucometro deve essere mantenuto perfettamente pulito e deve essere utilizzato sempre con batterie cariche.
  • Strisce reattive e loro modo d'utilizzo
    Le strisce reattive sono specifiche per ogni misuratore, perciò è necessario accertarsi sempre che il tipo di striscia utilizzato sia compatibile con il tipo di apparecchio che si utilizza. Le strisce devono essere conservate in modo corretto, seguendo le istruzioni riportate sulla confezione. In particolare è importante richiudere immediatamente il contenitore dopo il prelievo per evitare che l'umidità deteriori i reagenti. Le strisce non sono più affidabili dopo la data di scadenza. La quantità di sangue applicata deve essere sufficiente a coprire l'area del reagente e occorre attendere il tempo prescritto prima di effettuare la lettura della glicemia. Infine, va ricordato che non bisogna toccare con le dita l'area della striscia impregnata di reagente.
  • Ematocrito del paziente
    Valori estremi di ematocrito possono influenzare i risultati della determinazione della glicemia, così come uno stato di disidratazione del paziente. Se l'ematocrito è elevato (superiore al 50%) si possono avere valori bassi di glicemia, viceversa se è inferiore al 35%.
  • Valori elevati di altre sostanze presenti nel sangue
    Ad esempio acido urico, bilirubina, acido ascorbico (o vitamina C), trigliceridi e colesterolo possono influenzare i valori letti dallo strumento.

Scelta dell'apparecchio

Quando si sceglie un apparecchio fra quelli disponibili in commercio, vanno considerati i seguenti aspetti:
  • dimensioni e peso
  • volume di sangue necessario per eseguire il test
  • necessità di asciugare il campione di sangue: con certi apparecchi è necessario asportare l'eccesso di sangue depositato sulla striscia, altrimenti la lettura può essere falsata; sicuramente migliori sono i sistemi che non richiedono questo tipo di intervento.
  • presenza di un sistema automatico di lettura a tempo
  • presenza di un sistema di memorizzazione dei dati (valore, data, ora del test)
  • costo dell'apparecchio e, cosa ancor più importante, costo unitario delle strisce reattive.

Come ottenere un campione di sangue in modo corretto

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