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Che cos'è

Il raffreddore è una infezione virale che colpisce le prime vie aeree. Esistono più di 200 diversi tipi di virus del raffreddore per cui è praticamente impossibile la preparazione di un vaccino contro questa comunissima malattia, prevalente nei mesi autunnali e invernali.
Il raffreddore è estremamente contagioso, soprattutto durante i primi giorni; i virus vengono trasmessi da persona a persona attraverso le piccole goccioline emesse nell'aria con la tosse, gli starnuti o mentre si parla. Un'altra via di trasmissione, probabilmente altrettanto importante della precedente, è rappresentata dal contatto diretto attraverso le mani.
Le ''porte'' di ingresso dei virus sono la mucosa nasale e la congiuntiva.
Non esiste una cura vera e propria per il raffreddore ma solo farmaci che riducono i sintomi. Si dice che il raffreddore impieghi mediamente 7 giorni per guarire prendendo farmaci e una settimana se non si fa nulla!

Come si manifesta

I più comuni sintomi sono scolo nasale e congestione nasale che rende difficoltosa la respirazione, starnuti frequenti, lacrimazione abbondante. Altri sintomi possono essere mal di gola, tosse e lieve aumento della temperatura corporea.

Quali sono i rischi

Il raffreddore non comporta rischi particolari per chi ne è colpito. Può tuttavia accompagnare una infezione influenzale che, a sua volta, può comportare rischi di complicazioni (vedere scheda Influenza), o essere complicato da laringite, sinusite oppure otite. Il rischio maggiore è comunque un ''rischio sociale'', rappresentato dalla diffusione della malattia alle altre persone che vivono nello stesso ambiente, con conseguente disagio e perdita di giorni lavorativi o di scuola.

Cosa si deve fare

  • Umidificare l'ambiente in cui si vive.
  • Bere molti liquidi come acqua, succhi di frutta, the, brodo ecc.
  • Riposare il più possibile.
  • Lavare molto frequentemente le mani, soprattutto dopo che ci si è soffiati il naso.
  • Soffiarsi il naso con cautela per evitare sanguinamenti. Preferire fazzolettini di carta. Nei bambini più piccoli, che non riescono a soffiarsi il naso, il muco va rimosso con l'uso di un apposito aspiratore di gomma.
  • L'impiego di suffumigi e prodotti ad azione balsamica e può aiutare a respirare meglio.
  • Utilizzare gocce o spray nasali decongestionanti. Il loro impiego deve essere tuttavia limitato nel tempo - 1 o 2 gocce per narice fino a 3-4 volte al giorno e per non più di 3-4 giorni. Un loro uso improprio può infatti peggiorare l'irritazione della mucosa nasale e portare a congestione permanente che induce il paziente a protrarre a lungo il loro impiego. Questi farmaci vanno usati con estrema cautela da chi ha la pressione alta, da chi soffre di ipertiroidismo, dai cardiopatici, diabetici e bambini.
  • Non usare antibiotici nè cortisonici senza prescrizione del medico: nel raffreddore semplice i primi sono inefficaci e i secondi, se usati scorrettamente, possono essere pericolosi. Solo il medico può stabilire se il raffreddore è complicato da infezioni all'orecchio (otite) o ai seni paranasali (sinusite) che richiedono l'uso di antibiotici.
  • Altri prodotti per il raffreddore da assumere per bocca e contenenti spesso antistaminici possono provocare un ispessimento delle secrezioni ostacolandone l'eliminazione. Inoltre, possono provocare sonnolenza ed occorre perciò prestare attenzione nella guida di veicoli a motore.
  • Non somministrare aspirina a bambini e ragazzi, poichè l'uso di aspirina in concomitanza con una malattia virale può provocare una grave, sebbene rarissima, malattia chiamata sindrome di Reye.
  • Nei bambini sotto i 3 anni non si devono impiegare medicinali contenenti canfora e mentolo (nemmeno quelli in pasta da spalmare sul petto) perchè potrebbero creare complicazioni respiratorie.