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Cos'è la prostata

La prostata è una ghiandola posta al di sotto della vescica maschile, la cui funzione è quella di produrre il liquido prostatico, importante componente del liquido seminale che contribuisce a garantire vitalità e motilità agli spermatozoi.

L'ipertrofia prostatica

L'ipertrofia (o iperplasia) prostatica benigna (IPB) è un ingrossamento benigno della prostata che si manifesta generalmente i 50 anni. Si stima infatti che sia presente nella metà dei pazienti con più di 50 anni e in ¾ di quelli con più di 80 anni. Nelle persone che soffrono di questo disturbo le dimensioni della prostata, con l'avanzare dell'età, possono arrivare a superare anche di due o tre volte le dimensioni normali fino ad arrivare alle dimensioni di un piccolo mandarino.

Le cause

Le cause della malattia non sono note: è tuttavia probabile che siano numerosi i fattori coinvolti. Data la correlazione con l'avanzare dell'età sembra ragionevole ipotizzare che la variazione dell'assetto ormonale (andropausa) riveste un ruolo importante nel favorire i cambiamenti nella struttura della ghiandola che sono alla base del suo ingrossamento. L'aumento del volume della prostata tende a comprimere il tratto di uretra che passa attraverso la ghiandola, riducendone il calibro.

I sintomi

Il primo sintomo dell'ipertrofia prostatica benigna che il paziente avverte è quasi sempre la difficoltà a urinare (in particolare a iniziare la minzione). La crescita della ghiandola, infatti, che restringe sempre più l'uretra, comporta per la vescica un eccesso di lavoro per espellere l'urina. Col tempo, la vescica si indebolisce e perde efficienza. Lo svuotamento incompleto comporta la permanenza in vescica di un residuo urinario che facilita l'insorgenza infezioni o la formazione di calcoli. Accanto alla difficoltà nell'iniziare la minzione, gli altri sintomi quasi sempre presenti sono: la diminuzione della forza del getto urinario e la minzione intermittente (a scatti). Questi sintomi sono conseguenza della ostruzione dell'uretra, mentre altri, come la sensazione di mancato svuotamento della vescica, il bisogno urgente di urinare, il bisogno di urinare spesso sia di giorno (pollachiuria) che di notte (nicturia) e lo sgocciolamento terminale (dopo aver terminato di urinare, alcune gocce di urina continuano a fuoriuscire) sono di tipo irritativo. Il quadro può essere complicato da episodi di ritenzione acuta di urina.