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Che cos'è

L'influenza è una infezione virale, altamente contagiosa, che colpisce l'apparato respiratorio. E' una malattia prevalentemente stagionale che raggiunge la fase di massima diffusione nel periodo autunno-inverno. La trasmissione del virus avviene per contatto diretto attraverso l'inalazione di minuscole goccioline infette emesse con colpi di tosse, starnuti o durante una normale conversazione. L'infezione è perciò facilitata quando molte persone vivono a stretto contatto in ambienti chiusi. Se non intervengono complicazioni la guarigione è completa dopo una settimana circa dall'inizio dei sintomi.

Come si manifesta

L'influenza si presenta, salvo rare eccezioni (ad es. lattanti e anziani), con un improvviso aumento della temperatura corporea (almeno 38°C), mal di testa, dolori muscolari, sudorazione, brividi, scarso appetito, raramente nausea e vomito e con almeno uno dei seguenti sintomi respiratori: mal di gola, tosse secca, raffreddore. Tale sintomatologia tende a risolversi spontaneamente nel giro di 3 o 4 giorni dalla sua insorgenza, ma in alcuni casi può protrarsi per una o due settimane.

La diagnosi

Essendo riconducibile a sintomi poco specifici, risulta spesso difficile distinguere l'influenza vera e propria da altre affezioni respiratorie acute tipiche della stagione invernale.

Quali sono i rischi

Anche se l'influenza normalmente non è una malattia pericolosa per le persone in buono stato di salute, va tenuta presente la possibilità di gravi complicazioni, come le polmoniti o l'aggravamento di malattie croniche preesistenti, che possono mettere a repentaglio la vita stessa di persone con particolari fattori di rischio. Persone a maggior rischio sono:
  • Gli anziani di età maggiore a 65 anni
  • Le persone che vivono in case di riposo o altri istituti assistenziali, di qualunque età e con malattie croniche.
  • Gli adulti e i bambini con malattie croniche ai polmoni (es. asma) o al cuore (es. scompenso cardiaco).
  • Adulti e bambini che hanno bisogno di una continua assistenza medica o che sono stati ricoverati nell'ultimo anno per malattie metaboliche come il diabete, malattie renali, malattie del sangue o che hanno ridotte difese immunitarie a causa di malattie, come l'AIDS (vedi scheda) o da farmaci immunosoppressori come i cortisonici.
  • Bambini e ragazzi che sono trattati cronicamente con aspirina per la cura dell'artrite reumatoide giovanile e che sono a rischio di sviluppare una particolare malattia, chiamata sindrome di Reye se contraggono l'influenza.