La dieta ha un ruolo importante nello sport. Non esistono però alimenti miracolosi in grado da soli di moltiplicare le prestazioni fisiche. L'alimentazione non crea l'atleta ma, a parità di allenamento, consente il massimo rendimento agonistico.
Chi pratica uno sport a livello dilettantistico non ha bisogno in genere di integrare la propria dieta, ma piuttosto di imporsi una dieta: deve cioè adottare una alimentazione equilibrata che tenga conto del proprio fabbisogno energetico. Una dieta ben bilanciata garantisce infatti tutta l'energia sufficiente per chi pratica un'attività sportiva amatoriale.
Il carburante naturale per i muscoli viene fornito principalmente dai carboidrati (o zuccheri) e dai grassi. Basta ricordare che sarà necessario aumentare l'apporto di elementi energetici, di acqua e sali minerali quanto più la prestazione è di lunga durata.
Nello sforzo di lunga durata o che comporta una sudorazione profusa è indispensabile reintegrare le riserve di acqua e di sali minerali durante e/o dopo l'esercizio fisico. Durante uno sforzo prolungato, soprattutto d'estate, bisogna bere con regolarità per evitare la disidratazione e l'eccessivo aumento della temperatura corporea. Dopo mezz'ora di footing il nostro corpo può perdere sino ad un litro di sudore. Una perdita di liquidi pari al 2% del peso corporeo (circa 1 litro e mezzo per una persona di 70-80 kg) è il limite massimo accettabile oltre il quale possono comparire sintomi di disidratazione (sete, brividi, nausea). Inoltre, un organismo disidratato rende di meno: una perdita di liquidi pari al 2% si traduce in una diminuzione del rendimento sotto sforzo di circa il 20%. Per reintegrare i sali e i liquidi persi si possono usare prodotti specifici, venduti in farmacia, ma vanno benissimo anche semplici bevande dolcificate (succhi di frutta, spremute di arancia con zucchero o miele e un pizzico di sale), a temperatura ambiente.
L'assunzione di zuccheri assicura un costante apporto energetico ed è importante per chi è impegnato nelle competizioni di fondo (ciclismo, podismo).
Prima di praticare qualsiasi attività sportiva è bene evitare di appesantirsi con il cibo: l'ultimo pasto deve essere assunto almeno tre ore prima della prova e risultare facilmente digeribile. Deve avere un elevato contenuto di zuccheri complessi e un ridotto apporto di proteine e grassi. Vale a dire: pasta o riso, poca carne, uova e formaggi.
L'attesa della gara può provocare in atleti particolarmente emotivi uno stato di ansia e di agitazione che brucia parte delle riserve energetiche. In questi casi, un'ora prima dell'appuntamento sportivo, si può prevedere una razione ''calorica'' di attesa, uno spuntino di fiocchi d'orzo, di avena, fichi secchi, datteri, tavolette di destrosio.
Per avere un corpo sano, efficiente e per ottenere buoni risultati atletici, non è necessario ricorrere a particolari alchimie: basta solamente osservare una dieta ben equilibrata e seguire alcune regole dettate dal buon senso, prima di tutte quella di procedere negli impegni sportivi con gradualità e una corretta preparazione.
Alle pratiche illecite dall'efficacia illusoria e possibilmente pericolose si contrappone l'unica certezza, impegnativa ma sicura: un allenamento metodico e personalizzato accompagnato da una corretta alimentazione.