Qual è la durata di un prodotto di bellezza quando non è espressamente indicata sulla confezione? E come comportarsi una volta che si è aperta una confezione ma non la si è utilizzata completamente? Quali danni possono derivare? A queste domande non è facile rispondere con sicurezza.
Secondo la legge italiana, attualmente la data di scadenza e di produzione deve essere obbligatoriamente indicata solo sulle confezioni dei cosmetici che presentano una validità inferiore ai trenta mesi (ovvero due anni e mezzo). Anche se alcune case produttrici indicano comunque la data di produzione e di scadenza per una maggiore tutela del consumatore, nella maggior parte dei cosmetici non è riportata la data entro la quale devono essere utilizzati.

Prodotti chiusi e sigillati

In mancanza di parametri di riferimento precisi, in generale un prodotto cosmetico è comunque da considerarsi scaduto quando perde la sua funzione originale (ad esempio un fondotinta a fasi separate, uno smalto che non si stende in modo uniforme, ecc.) oppure quando presenta odore, consistenza e colore alterati. In questi casi, infatti, potrebbero essersi formate sostanze irritanti, il prodotto potrebbe essersi inquinato, aver cambiato pH e la sua applicazione potrebbe risultare dannosa (es. provocare gonfiori, arrossamenti, prurito, ecc.).

Prodotti gia aperti

Secondo una recente disposizione comunitaria, a partire da marzo 2005 sulla confezione dei cosmetici con durata superiore a trenta mesi sarà obbligatorio un particolare simbolo che indichi il mese e l'anno entro il quale il prodotto andrà preferibilmente utilizzato una volta aperto. Nell?attesa non rimane altro che affidarsi al buon senso adottando qualche precauzione.

Quali precauzioni?

Innanzitutto è consigliabile non utilizzare prodotti che presentino un aspetto non omogeneo. Anche un colore e un odore strani dovrebbero destare qualche sospetto.
Prodotti aperti da molto tempo, come ad esempio i protettivi solari della stagione precedente, anche se presentano caratteristiche inalterate, non andrebbero usati.
Una buona regola è quella di eliminare, seppur non utilizzati, i cosmetici dopo un periodo massimo di 5 anni anche se le loro caratteristiche non si sono modificate.
Preferire i cosmetici in tubo, flacone o con dispenser, soprattutto se vengono utilizzati saltuariamente. Nei vasetti, infatti, si immergono ripetutamente le dita, la cui carica batterica può contaminare il prodotto. Inoltre una corretta conservazione consente di migliorare la sicurezza d'impiego dei cosmetici.

Come conservarli correttamente

Sia i prodotti già aperti che quelli ancora confezionati devono essere conservati a temperatura ambiente, lontano da sbalzi di calore, e, se in confezione di vetro, evitando l'esposizione diretta alla luce del sole; il cosmetico, infatti, è una delicata miscela di sostanze di natura diversa e le interazioni fra i numerosi componenti possono risentire dell'influenza di questi fattori. Inoltre, la maggior parte dei cosmetici è un terreno fertile per la crescita di microrganismi e l'ambiente umido (bagno) in cui solitamente vengono conservati rappresenta un fattore favorente lo sviluppo di muffe e batteri.
I prodotti più a rischio di contaminazione sono quelli a base acquosa (es. creme, shampoo, latti, gel, ecc). Proprio per questo motivo è molto importante non diluire lo shampoo o, peggio ancora, il mascara che sta finendo: l'acqua aggiunta, infatti, non sterile, provoca la diluizione dell'antibatterico che in questo modo non può più svolgere la sua funzione. il rischio è inferiore nei prodotti a base alcolica (es. deodoranti, profumi, lacche per capelli, smalti, ecc.) ed è modesto per i prodotti solidi (es. ombretti, matite, ecc.).