Come compagni di gioco per i bambini, per colmare la solitudine di una persona anziana, per scelta (e a volte per moda), con sempre maggiore frequenza gli animali entrano nelle nostre case e con loro instauriamo uno stretto rapporto di convivenza. E' importante però che tale rapporto, specialmente quando si svolge entro le mura domestiche, sia correttamente concepito ed impostato.
Il primo obbligo per chi vive con un animale è quello di accudirlo nel modo migliore e mantenerlo in buona salute. In questo modo si scongiura il pericolo di trasmissione di alcune malattie. Le malattie trasmesse dagli animali sono chiamate, nel loro complesso, zoonosi. Le zoonosi conosciute sono molte, ma, fortunatamente, per la maggior parte di esse il rischio infettivo per l'uomo è molto basso. Alcune sono confinate in prevalenza a limitate aree geografiche o interessano determinate categorie di persone (es. rabbia, leptospirosi), altre hanno una diffusione più ampia e interessano anche l'ambito domestico (es. toxoplasmosi, parassitosi).
Inoltre, in alcuni soggetti predisposti, la presenza di un animale in casa può essere causa di allergie respiratorie.
Conoscere i rischi potenziali non deve né allarmare né dissuadere chi desidera avere un cane o un gatto, né tantomeno spingere ''a disfarsene'' se lo sia ha già. E' utile invece perché stimola a mettere in pratica semplici norme igienico-sanitarie che, di solito, bastano da sole a salvaguardare la salute di chi convive con l'animale e del resto della popolazione.
 
 
Ecco alcune regole da tenere ben presenti:
  • Nella scelta di un animale da compagnia escludere gli animali selvatici o esotici. Oltre ad avere problemi di ambientamento che li rendono più vulnerabili, potrebbero essere portatori di malattie di difficile identificazione.
  • Mantenere gli animali in buona salute e ben curati; sottoporli ai cicli vaccinali previsti e portarli dal veterinario periodicamente per visite di controllo. Saltuariamente, un esame microscopico delle feci è opportuno per la ricerca di vermi.
  • Eliminare i parassiti (pulci, zecche) dall'animale domestico con gli appositi prodotti, seguendo attentamente le modalità d'uso e le avvertenze allegate per evitare la comparsa di fenomeni tossici nell'animale e nell'uomo. In commercio ci sono antiparassitari (in spray, fialette spot-on) che forniscono una protezione prolungata o che interferiscono con il ciclo riproduttivo delle pulci. E' consigliabile utilizzare gli spray, oltre che sull'animale, anche su tappeti e moquette. Le uova e i parassiti adulti possono infatti sopravvivere anche nell'ambiente e costituire una fonte di reinfezione per l'animale (normalmente i prodotti in commercio non rovinano i tessuti ma è sempre prudente provare prima in una zona poco visibile). Per i collari antiparassitari l'efficacia protratta nel tempo non è dimostrata. Vedi Antiparassitari in Saninforma.it

  • Lavare quotidianamente con acqua molto calda le ciotole del cibo e le vaschette per l'acqua. Sostituire spesso la sabbia delle lettiere e allontanare gli escrementi. Pulire di frequente e a fondo canili, cucce, gabbie. In caso di infestazione usare appositi antiparassitari. 
  • La saliva, le unghie, il pelo degli animali possono essere contaminati da microbi e uova di parassiti pericolosi per l'uomo, soprattutto se ingeriti. È antigienico baciare gli animali o lasciarsi leccare, specie sul viso, o portare le mani alla bocca dopo averli toccati. Abituare soprattutto i bambini a rispettare queste regole. Molta attenzione deve fare chi ha il vizio di rosicchiarsi le unghie, perché spesso si porta le mani alla bocca inconsapevolmente.
  • Non toccare o accarezzare animali sconosciuti. Particolare attenzione ai cuccioli, veicoli preferenziali di alcune malattie (ascaridosi, toxoplasmosi, dermatomicosi). Per le sue abitudini di vita (frequenti uscite, contatto con topi e ratti, abitudine di rovistare nella spazzatura), il gatto è responsabile della diffusione di zoonosi in misura maggiore del cane.
  • In caso di morso di animale conosciuto o randagio rivolgersi subito al medico per le cure del caso e isolare, se possibile, l'animale per sottoporlo al controllo del veterinario. Disinfettare con cura i graffi di gatto e le beccate di uccello, perché possono essere veicolo di alcune malattie (dermatomicosi, psittacosi-ornitosi). La trasmissione del tetano attraverso i morsi del cane o del gatto è un evento molto raro.
  • Lavare spesso le mani, soprattutto ai bambini che giocano con la terra e possono portarsi alla bocca le mani sporche.
  • Lavare accuratamente la frutta e la verdura perché possono essere inquinate da urine e feci di animali infetti.
  • Non mangiare carne cruda. Nutrire sempre gli animali con carne ben cotta.
  • La creazione di spazi riservati agli animali e azioni volte al controllo del randagismo di cani e gatti (come la sterilizzazione) migliora il rapporto di convivenza uomo-animale, soprattutto nell'ambiente urbano.
  • È di grande aiuto il senso civico dei proprietari di animali. Semplici precauzioni come pulire se il cane sporca in luogo inopportuno, evitare luoghi pubblici come parchi giochi o spiagge (a meno che non siano espressamente loro destinati) possono scongiurare conseguenze spiacevoli.
 
 

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