Utilizzato da secoli dalle popolazioni indigene del pacifico per le proprietà inebrianti, il kawa kawa, negli ultimi anni, ha conosciuto una crescente popolarità ovunque, tanto da entrare nella composizione di numerosi integratori dietetici e preparati fitoterapici.
 
A questa pianta, di cui si utilizza la radice, vengono attribuite proprietà ansiolitiche e antidepressive e viene perciò proposta nel trattamento dei disturbi dell'umore e nell'insonnia.
Ora, la popolarità del kawa-kawa è stata minata dalle segnalazioni, provenienti dalla Germania e dalla Svizzera, di gravi danni a carico del fegato che si sono manifestati in persone che avevano assunto prodotti contenenti questa radice. Dei ventiquattro casi riportati, una uomo è morto e tre hanno dovuto subire trapianto di fegato. In tutti i casi riportati il collegamento fra assunzione di kawa-kawa e tossicità epatica è stato ritenuto come ''possibile e probabile''. Inoltre, sono riportati in letteratura due casi di epatite necrotizzante in due donne che erano in trattamento con integratori a base di kawa-kawa; in seguito alla sospensione del rimedio, il quadro clinico è rapidamente migliorato e gli esami della funzionalità epatica sono diventati normali.
Attualmente si sta valutando a livello europeo la sicurezza d'uso di questo rimedio; in Italia, il Ministero della Salute, sentito il parere di un gruppo di esperti, ha richiesto, in maniera cautelare, la sospensione della commercializzazione di integratori dietetici a base di kawa-kawa.
In attesa di ulteriori sviluppi e in attesa che le ditte produttrici ottemperino a queste disposizioni è meglio accertarsi se il rimedio fitoterapico che desideriamo assumere per l'insonnia contiene kawa-kawa: l'ampia gamma di prodotti alternativi disponibili in commercio può consentire facilmente di trovarne altri con le medesime indicazioni, ma privi di questa sostanza.