In età pediatrica e in gravidanza valgono, ancor più accentuate, le precauzioni e le raccomandazioni valide per gli adulti.
 
 
I bambini, in modo particolare, vanno protetti nei confronti delle scottature solari in quanto, le ustioni solari durante l'infanzia sono state associate ad un aumentato rischio di tumori cutanei in età adulta. Fino a sei mesi i bambini vanno sempre tenuti all'ombra: la loro pelle infatti non è ancora fornita di meccanismi di difesa naturali (strato corneo e melanina); successivamente non devono stare al sole nelle ore più calde, vanno protetti con fattori di protezione elevati (almeno 15), rinnovando spesso l'applicazione. Durante i primi giorni devono indossare una maglietta, il cappello e possibilmente occhialini scuri, non vanno lasciati giocare troppo a lungo sotto il sole e devono bere spesso. I bambini che hanno la pelle particolarmente chiara, lentiggini o angiomi devono usare protezioni elevate. E' importante sapere che l'uso regolare di schermi solari anche in età pediatrica non influisce sul metabolismo della vitamina D, fondamentale per il tessuto osseo in formazione.
 
Nelle donne in gravidanza il sole può portare a un peggioramento delle macchie scure (cloasma gravidico) che spesso compaiono naturalmente soprattutto sul volto (zigomi, labbro superiore, fronte), fino a renderle indelebili. Il calore può inoltre provocare una dilatazione dei capillari sanguigni, aumentare il prurito ''gravidico'' e abbassare la pressione del sangue. Tuttavia nulla vieta, durante questo periodo, di concedersi lunghi bagni e salutari nuotate: l'importante è ricordarsi che le radiazioni solari penetrano anche nell'acqua aumentando il rischio di scottature.