Quesito

Vorrei dimagrire qualche chilo che mi è rimasto dopo il parto (sono già passati 7 mesi) e ho visto la pubblicità sul vostro sito di Kalo. Devo consultare il mio medico per poterlo assumere in modo regolare? Ci sono delle controindicazioni oppure si può assumere come un normale integratore?

Risposta

Se sta ancora allattando al seno il suo bambino, le consiglio di attendere il termine dell'allattamento prima di iniziare l'assunzione di qualsiasi integratore dietetico a base vegetale. Infatti, molte sostanze vegetali possono ridurre l'assorbimento di alcuni nutrienti utili per la crescita del bambino (vitamine e sali minerali) e conferire al latte un sapore che può risultare sgradevole.
Nel caso in cui abbia già terminato l'allattamento, può iniziare ad assumere l'integratore ''Kalo'' in tutta tranquillità. Kalo è un integratore dietetico a base di chitosano, faseolamina, guar, cromo, vitamina C e vitamina B3. Il chitosano è una fibra alimentare derivata dal guscio dei crostacei che agisce come una spugna, ossia cattura i grassi e il colesterolo presenti nei cibi, riducendone l'assorbimento a livello intestinale. La faseolamina, è una proteina ricavata dal fagiolo ed interviene sulla digestione degli amidi presenti nei cibi. Il guar, una fibra alimentare, coadiuva l'azione del chitosano esercitando un effetto saziante se assunto con notevoli quantità di liquidi. Il cromo interviene nel metabolismo degli zuccheri favorendo la termogenesi, cioè la produzione di calore da parte dell'organismo.
La vitamina C coadiuva l'azione del chitosano, mentre la vitamina B3 favorisce l'azione del cromo sugli zuccheri.
Per quanto riguarda gli effetti indesiderati riscontrati durante l'uso di fibre vegetali (guar) sono di modesta entità (mal di pancia, formazione di gas nell'intestino e, raramente, diarrea). Se è in terapia con farmaci per disturbi di cuore, diabete, epilessia o è in trattamento con contraccettivi orali (pillola anticoncezionale) dovrebbe assumere i prodotti a base di fibre a distanza di 1-2 ore dai farmaci abituali, per scongiurare l'evenienza di una possibile riduzione del loro effetto.
Il chitosano è ben tollerato, ma non deve essere assunto da persone con manifesta allergia ai crostacei e al pesce in generale ed è sconsigliato, per mancanza di dati, nei bambini e nelle donne in gravidanza. Il chitosano può ridurre l'assorbimento dei farmaci che si stanno assumendo e di alcune sostanze nutritive che normalmente vengono veicolate dai grassi presenti negli alimenti (vitamine e minerali). Il cromo, rimanendo entro le dosi giornaliere raccomandate (in genere 200 mcg), sembra relativamente sicuro, così come la faseolamina. Ad esclusione di modesti disturbi gastrointestinali, non esistono dati sulla tossicità del cromo introdotto come supplemento dietetico, ma non vi sono informazioni per l'assunzione a lungo termine.