I motivi per smettere di fumare sono innumerevoli: nel nostro paese le morti direttamente attribuibili al fumo di sigaretta sono, secondo le stime, dalle 70 alle 90mila all?anno, dieci volte le morti per incidente stradale. Tutti sanno che si tratta della più importante causa prevenibile di malattia e di mortalità precoce. Per chi smette di fumare i benefici sono immediati: nel giro di pochi anni si assiste a una graduale riduzione dell'incidenza di malattie soprattutto a carico dell'apparato cardiovascolare, dell'apparato respiratorio e diminuisce il rischio di essere colpiti da un tumore (il catrame contenuto nel fumo di sigaretta si è dimostrato uno dei cancerogeni più potenti per l'uomo). Chi smette di fumare si ritrova un fisico più scattante, una pelle più luminosa e una rinnovata sensibilità del gusto e dell'olfatto.
 
Smettere di fumare è però incredibilmente difficile, lo sa bene chi ci ha provato senza riuscirvi. Sono necessarie anzitutto volontà e perseveranza, senza le quali nessun rimedio può funzionare. I nemici da combattere sono due: l'abitudine al ''rito'', alla gestualità del fumare (dipendenza psicologica) e la dipendenza farmacologica dalle sostanze contenute nella sigaretta. Se si affrontano entrambi, le probabilità di successo crescono sensibilmente. La ragione di tipo farmacologico che rende difficile rinunciare alla sigaretta è la dipendenza fisica dalla nicotina. La nicotina, aspirata con un tiro di sigaretta, impiega 7 secondi per arrivare al cervello e provoca molti effetti che sono ritenuti responsabili dello sviluppo della dipendenza: ad esempio migliora la concentrazione, allevia ansia e tensioni. Altre azioni farmacologiche della nicotina sull'organismo, come l'aumento della pressione sanguigna e di conseguenza il maggior lavoro del cuore, l'aumento dell'aggregazione delle piastrine e della viscosità del sangue, spiegano invece parte dei danni provocati dal fumo sull'apparato cardiovascolare. Ansia, irritabilità, insonnia, difficoltà di concentrazione, malumore, aumento dell'appetito sono disturbi che si avvertono nei primi giorni di disintossicazione. Questi sintomi tendono a scomparire nel giro di una settimana o poco più; il desiderio di fumare invece si riduce lentamente nel tempo e richiede forza di volontà e perseveranza.
 
Per sostenere chi vuole provare a smettere di fumare, da diversi anni sono in commercio diverse formulazioni a base di nicotina (reperibili in farmacia) che aiutano a ridurre i fenomeni di astinenza attraverso il rilascio di piccole dosi di questa sostanza. In questo modo l'ex fumatore si potrà concentrare sulla rinuncia al ''gesto'' del fumare, senza risentire degli effetti dell'astinenza da nicotina, evitando, nello stesso tempo, l'esposizione alle altre sostanze nocive del fumo di sigaretta (ossido di carbonio e prodotti di combustione del tabacco).
Chi ha intenzione di smettere può avere un ulteriore aiuto per combattere la sua battaglia contro il fumo: un farmaco relativamente recente, il bupropione, acquistabile in farmacia, solo su prescrizione medica. Il bupropione offre a chi lo assume volontariamente un sostegno con cui può rafforzare il desiderio di smettere di fumare. La motivazione personale risulta essere una condizione indispensabile per la buona riuscita del trattamento, così come fondamentale si rivela l'aiuto esterno di personale qualificato che ''incoraggi'' il paziente in questo difficile cammino.
Le preparazioni a base di nicotina e il bupropione possono raddoppiare le probabilità di successo di chi intende farla finita col fumo.