Così come i raggi solari, anche le radiazioni delle lampade artificiali (costituite per il 99% da UVA e per l'1% da UVB) possono essere nocive, soprattutto se si esagera nell'esposizione e se non si adottano i necessari accorgimenti. Poiché il ricorso alle lampade abbronzanti è sempre più frequente, è bene conoscere quali possono essere le regole da seguire per limitare almeno in parte i danni provocati dalle radiazioni ultraviolette. Fermo restando che non è consigliabile sottoporsi a lampade abbronzanti se si ha la carnagione molto chiara, le regole da seguire sono poche e semplici:
 
Limitare i tempi di esposizione della prima seduta (10-15 min.); questo ci permette di valutare la reazione della nostra pelle.
  • Prima di sottoporsi alla seduta è necessario asportare dalla pelle qualsiasi traccia di trucco, profumo o deodorante.
  • Indossare sempre gli occhialini protettivi (non è sufficiente chiudere gli occhi) per evitare fastidiose irritazioni e, a lungo termine, infiammazioni della cornea e cataratta.
  • Proteggere con filtri solari le zone del corpo più delicate (labbra, zigomi, decoltè, ecc.). Naturalmente bisogna scegliere prodotti che contengano anche filtri UVA.
  • Evitare creme che accelerano l'abbronzatura (possono portare alla formazione di antiestetiche macchie e reazioni allergiche).
  • Dato che l'utilizzo di lampade UVA è sconsigliabile dal punto di vista dermatologico (infatti i raggi ultravioletti determinano danni consistenti alla pelle, in poche parole invecchiamento, perdita di elasticità, macchie…Inoltre aumentano sensibilmente il rischio di tumori cutanei) non è stato stabilito un tempo ideale di esposizione, né l'intervallo che deve intercorrere fra una seduta e l'altra. Tuttavia si può considerare come periodo di sospensione ragionevole per un fototipo medio (3) un intervallo di 5-7 giorni e come durata della singola seduta 10-15 min. per la prima e 20-30 min. per le successive.
  • Se si stanno assumendo dei farmaci leggere attentamente il foglietto illustrativo (o chiedere consiglio al farmacista) infatti alcuni principi attivi sono responsabili di fenomeni di fotosensibilizzazione. In questo caso la soluzione può essere o sospendere il farmaco o rimandare le sedute a quando sarà terminata l'assunzione di quel farmaco.