Le persone che soffrono di diabete devono spesso fare i conti con il sovrappeso. L'eccesso di peso rappresenta un notevole svantaggio per il diabetico, in quanto ostacola il processo di combustione del glucosio da parte dell'insulina, l'ormone che brucia gli zuccheri e li trasforma in energia. Quando si perde peso, non solo si riduce la quantità di grasso corporeo, ma si aumenta anche la capacità dell'insulina di bruciare gli zuccheri contenuti negli alimenti; spesso la sola perdita di peso è in grado di ridurre i livelli di glucosio nel sangue (glicemia), riportandoli entro i limiti della norma. Un'alimentazione equilibrata rappresenta pertanto un elemento chiave per il controllo del peso corporeo.

La dieta

Il peso corporeo dovrebbe essere il più possibile vicino al peso forma; per raggiungerlo si potrà seguire una dieta ipocalorica.
Una volta individuato il numero di calorie che consentono una riduzione graduale del peso, la quota calorica giornaliera dovrebbe essere ripartita secondo un semplice schema che preveda la suddivisione delle calorie concesse in almeno tre pasti e due spuntini.
Dal punto di vista qualitativo, il 50% delle calorie giornaliere dovrebbe essere rappresentata dai carboidrati (pane, pasta, riso, farinacei, frutta), il 30% dai grassi, il 20% dalle proteine (latte, uova, carni, legumi). Lo schema dietetico andrà costruito su misura, tenendo conto, nei limiti del possibile, dei gusti individuali, scegliendo fra i vari gruppi di alimenti (alcuni da preferire rispetto ad altri).

Alcuni suggerimenti

  • Limitare l'assunzione di dolciumi (biscotti, cioccolato, caramelle, marmellata, miele), che contengono elevate quantità di zuccheri semplici, ma anche succhi di frutta e bevande dolcificate in genere. Quantità elevate di zuccheri semplici, infatti, essendo rapidamente assorbite nel circolo sanguigno, determinano un rapido incremento della glicemia.
  • Gli alimenti ricchi di fibre possono aiutare ad tenere sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue, perché, rallentandone l'assorbimento, attenuano l'aumento della glicemia dopo i pasti. Sono alimenti ricchi di fibra la frutta e la verdura fresche, i prodotti integrali, i legumi.
  • I cibi amidacei (es. pane, pasta, riso), contenendo una forma complessa di zuccheri (carboidrati), aumentano sì la glicemia, ma non in modo rapido come gli zuccheri semplici; sono quindi da preferire a questi ultimi, essendo a lento assorbimento (una porzione di pane integrale o di pasta contengono circa la stessa quantità di carboidrati di tre cucchiai da the di zucchero). La frutta è una fonte naturale di zuccheri semplici (basta pensare che un frutto medio contiene la stessa quantità di carboidrati di quattro cucchiai da the di zucchero), anche se la fibre presenti in questi cibi rallentano la velocità di assorbimento degli zuccheri stessi nel sangue.
  • La frutta quindi va assunta in quantità moderata ed è preferibile consumare frutta fresca piuttosto che succhi di frutta. Gli ortaggi in genere si possono mangiare liberamente, assumendo con moderazione quelli zuccherini (es. carote, rape). Almeno uno dei due pasti principali deve contenere carne o altri cibi proteici come pesce, formaggio e uova.
  • I grassi sono una fonte concentrata di calorie e rappresentano un problema se si è in sovrappeso. Cibi come i salumi, i sughi, gli intingoli e i fritti, contengono un'elevata quantità di grassi, e vanno in ogni caso limitati, così come gelati, burro e latte intero.

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